Come cambia il corpo dopo la gravidanza? Cambia. Diversamente ma cambia. Semplicemente ma cambia. Elisabetta Pieragostini ci illustra in maniera molto ironica ma vera, il cambiamento in ogni sua forma, secondo la sua esperienza ma anche secondo la scienza.
Il corpo cambia dopo la gravidanza, non è il segreto di Pulcinella. Anche se vediamo donne palesemente super gnocche che ci sventolano pancini piatti e chiappe di marmo su ogni social, il cambiamento del corpo dopo la gravidanza è una cosa assolutamente naturale e fisiologica. Il DNA fa tanto, la voglia di non svaccarsi sul divano pure, ma abbiamo il sacrosanto diritto anche a quella. Non è una nostra colpa o un nostro demerito.
Molte donne sognano di avere un figlio, di mostrare fiere la propria pancia, di scoprire il sesso del nascituro e di chiacchierare con le altre neo-mamme. Su questo una pausa di riflessione la farei, ché a volte sarebbe più sano isolarsi in Tibet che ascoltare la valanga di chiacchiere e consigli. Siamo avvolte da un turbine di emozioni e di felicità durante il periodo dell’attesa. Oltre che di vomitini a spruzzo. Però la gravidanza si impossessa di noi anche con un dubbio, con un grande punto interrogativo: come cambia il corpo con e dopo la gravidanza?
Ogni donna è diversa dall’altra, ognuna ha una gravidanza diversa, con sintomi e cambiamenti diversi. C’è chi prende una decina di chili, chi si gonfia a dismisura, chi viene contattata dal Museo Nazionale delle Zampogne per vendere i diritti sull’esposizione delle caviglie e ci sono anche le amiche che potrebbero correre la maratona di New York per quanto sono in forma. Io ero in forma. Una forma bella tonda disegnata da Giotto.
Per la mamma la gravidanza è un viaggio che affronta insieme a un piccolo corpo che, piano piano, giorno dopo giorno, cresce dentro di lei, mettendo in subbuglio le emozioni e la psiche.
Dal punto di vista esteriore, la mamma si guarda continuamente allo specchio, tipo la matrigna di Biancaneve, che gli risponderà: “Mia Regina cambi continuamente, prima sei piccola e dolce, poi diventi grande e ingombrante”.
Man mano che scorrono i mesi, aumenta il nostro peso e la pancia è sempre più sporgente. Quando sei al supermercato ti fai largo tra gli scaffali muovendo l’aria, il sole e l’altre stelle.
La gravidanza è un viaggio attorno al mondo. La tua pancia, sulla quale compaiono pure il Tigri e l’Eufrate di smagliature e una bella linea nigra a segnare i confini tra quello che eri e quello che stai diventando. E può capitare di esserne ossessionate. A me è successo. La mia pancia era diventata il centro di ogni mio pensiero.
I miei ormoni hanno deciso di farsi sentire presto: stanchezza, sonno, nausea, ricchi premi e cotillon. Quattro mesi di corse mattutine al bagno con il mio best friend voltastomaco.
C’è molto poco di poetico o romantico in questa immagine della gravidanza, ma è così. Si vive quello che probabilmente è il cambiamento più grande che possa capitare a un essere umano. Nulla sarà più come prima.
Ogni donna deve metabolizzare la propria immagine che cambia, i seni che strabordano – e questo può fare anche piacere, avere tette belle sode e grosse che solo il chirurgo plastico riesce a farti – cosce grandi, piene di cellulite, fianchi morbidi. Insomma siamo tipo dei bellissimi cupcake ben lievitati e decorati.
Però il nostro viso è disteso, senza una ruga, senza bisogno di botulino o lifting; siamo serene e felici perché nel nostro grembo abbiamo un piccolo fagottino che presto arriverà tra le nostre braccia. No, aspettate, potrebbero comparire delle fastidiose macchie scure sul viso, è giusto che lo dica. Se capita in estate con l’esposizione al sole, ciao proprio.
Tirando le somme è un cambiamento piacevole, di quelli che accetti volentieri, dove anche il partner ti vede più bella di Naomi Campbell, perché sei raggiante. Mi viene da ridere, vabbé.
Bene, ora che il terrore è stato seminato possiamo andare avanti. Il bambino è nato e noi siamo al settimo cielo, il nostro corpo ha subito delle trasformazioni e secondo gli esperti deve passare almeno un annetto per riprendersi e recuperare. Un anno. Almeno. Dodici mesi. 365 giorni, se tutto va bene.
Poi accendi la televisione e vedi la Hunziker – che ha fatto tre figli – con un fisico mozzafiato, e pensi che non c’è giustizia in questo mondo.
Dopo aver praticato il giusto terrorismo psicologico su come cambia il corpo dopo la gravidanza e avervi allietato ‘sto quarto d’ora, vi racconto cosa mi è successo dopo il parto.
Quando mi guardavo allo specchio, prima che il mio ventre venisse dato in affitto alle mie figlie, ero fiera e orgogliosa della mia pancia piatta. Bella, soprattutto quando ero abbronzata. Indossavo sempre maglie strette e corte, era proprio bella. Ricordate poi la moda anni 90? Mi sbizzarrivo in ogni modo. Dopo il parto il mio corpo è cambiato, ha preso da una parte le forme più morbide e sinuose di una donna, e dall’altra un leggero accumulo sul ventre che per anni mi ha perseguitata. Evitavo lo specchio, indossavo maglie morbide e i tubini erano spariti dall’armadio.
Gastroenterologo: niente signora, sta bene. Ecografo: pancia perfetta, neanche le aderenze ci sono, forse deve evitare alcuni alimenti, potrebbe dipendere dalla stitichezza, deve fare attività fisica. Mi sono sfondata di addominali, sotto avevo la tartaruga ma quella pancetta era visibile. Poi in alcuni giorni con i nervi a fior di pelle era più accentuata, a fior di pancia proprio, tanto che c’è stato chi mi ha chiesto se fossi incinta di nuovo. Sarei voluta sprofondare. Persino dal chirurgo sono arrivata e mi ha detto “Signora, non deve fare niente perché in teoria sta bene”. Ecco, appunto, in teoria, ma in pratica il problema c’è. Alla fine sono finita su di un lettino a parlare con uno strizzacervelli, l’ho fatto impazzire poverino. Insomma, avevo perso le speranze.
Poi sono tornata in me, gli ormoni hanno anche fatto la loro parte. Ho iniziato una vita sana, un’alimentazione corretta, il cosiddetto saper mangiare, abbinare bene gli alimenti, passeggiate con la musica nelle orecchie, mi sono rilassata ed ecco che la pancia è tornata quasi come ai vecchi tempi. In tutto questo avanti e indietro di passeggiate all’aria aperta deve essersi ossigenato anche il cervello.
Apro a questo punto una piccola parentesi. Mamme, non abbiate il timore di dar sfogo alle vostre ansie e, se lo ritenete necessario, fatevi aiutare, fosse anche solo per una ricetta comfort o un’indicazione sull’attività fisica da fare. In quei momenti si sente il bisogno di essere supportate, comprese, accolte e abbracciate nel profondo, anche se tutti vi dicono che è una cavolata la storia della pancia e che prima o poi si torna in forma. Siamo tutte diverse e, in un momento delicato come il post parto, ogni piccolo consiglio per sentirsi meglio nella maniera migliore farà bene. Ho trovato molto interessante questo video de Latuaostetrica.it che ospita la nutrizionista Martina Pellegrini. Insieme ci forniscono ottimi spunti per comprendere tutti i cambiamenti fisiologici del corpo dopo la gravidanza con alcuni preziosi consigli per tornare a guardarci allo specchio con piacere sentendoci di nuovo in forma.
Il corpo di una donna cambia con la gravidanza, è inevitabile. Non è questione che sia più bello o più brutto. Questo fa parte dell’immagine stereotipata che abbiamo dei corpi. È semplicemente un corpo più morbido perché ha fatto una delle cose più importanti e impegnative del mondo: nutrire un figlio, ripopolare l’umanità.
Non sono una guru, un’esperta o una terapeuta. Dal piccolo della mia esperienza di bis mamma posso solo dirvi: guardiamoci allo specchio non evitiamolo, accettiamo il cambiamento naturale e siamo fiere e orgogliose di essere diventate mamme. Non dobbiamo ricercare un corpo perfetto per gli standard della società. Siamo noi che plasmiamo la società ribellandoci a dei sistemi malati.
Abbracciamo il nostro corpo, vogliamogli bene, cerchiamo di mantenerlo in salute senza ossessioni. Questo corpo ha dato vita a un figlio, ha svelato il mistero più sorprendente della Natura. Siamo cambiate? È vero. Siamo uscite di casa con un essere umano dentro e lo abbiamo portato alla Luce.
Cameriere? Uno spritz! E le patatine, naturalmente.
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Imprenditrice marchigiana laureata in Scienze della comunicazione. Negli anni ha acquisito anche un master in Scienze della Risoluzione di tutti i problemi delle figlie. Legge, mangia, sogna, scrive e inventa favole. Ogni tanto prova anche a dormire.
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