Family Act: a chi spetta e cosa prevede? La nostra AllegrLu, ci aggiorna sulle sette novità riguardanti famiglie e genitori e in questo video ci spiegherà per filo e per segno questo disegno di legge.
Quando si parla di Family Act, parliamo del disegno di legge portato avanti dalla ministra della famiglia Elena Bonetti, che solo qualche settimana fa è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Un disegno che contiene delle misure di sostegno per i figli e le famiglie tra cui, l’assegno mensile universale e sconti asili nido. Di seguito elencheremo tutte le 7 novità incluse nel decreto.
La prima misura di sostegno riguarda l’assegno universale. Si tratta di un assegno mensile che andrà a tutte le famiglie con uno o più figli a carico. L’assegno verrà erogato dal settimo mese di gravidanza fino al diciottesimo anno di età e non ci saranno invece limiti di età per i figli con disabilità. A quanto pare, l’importo dell’assegno aumenterà del 20% di figlio in figlio e verrà erogato con una somma in denaro o tramite credito d’imposta utilizzato in compensazione. Avrà un importo minimo garantito per ogni famiglia e in aggiunta una quota variabile decisa in base alla situazione economica di ciascuna famiglia determinata dall’ ISee, sommatoria di redditi ed averi di entrambi i genitori che hanno riconosciuto il figlio. Quando parliamo di cifra minima di assegno, si ipotizza una base di partenza corrispondente ad 80 Euro al mese per il primo figlio, per arrivare poi a circa 160 Euro. Per le famiglie che già beneficiano dell’assegno familiare, si aggiungerà un’integrazione, se necessaria.
Vi elenchiamo i punti salienti riguardanti il congedo parentale, per poi passare ad una spiegazione per ciascun punto:
La seconda novità prevista dal decreto è il congedo parentale. Per i papà sono previsti 10 giorni obbligatori da utilizzare nei primi mesi di vita del bambino, uniti volendo ai fine settimana, potrebbero trasformarsi in ben due settimane di congedo. Un piccolo successo che si completerà a pieno solo quando prevederanno una paternità obbligatoria interscambiabile alla maternità già in atto. Oltre a questi 10 giorni, si parla anche di una durata minima di due mesi di congedo parentale non cedibile all’altro genitore. Cosa significa? Ce lo spiega Michela Calculli, esperta in fisco e famiglia.
In poche parole, la mamma non farà più sei mesi di congedo parentale senza che il padre prenda anche lui due mesi. Questo a significare che il papà sarà obbligato a prendere i due mesi solo se la mamma prenderà la maternità. Una decisione che potrebbe risultare un’arma a doppio taglio per l’intera famiglia. Il governo sta inoltre studiando delle misure specifiche per la gestione dei congedi parentali per i lavoratori autonomi e vuole introdurre 5 ore di permesso nel corso dell’anno scolastico da dedicare ai colloqui con i professori.
Ci saranno dei contributi per i vari bonus già esistenti come per esempio i bonus dedicati ad asili nido, micro nidi, scuola dell’infanzia, bonus per sostegno a bambini con disturbi di apprendimento. Ma non solo! Avremmo inoltre aiuti per l’acquisto dei libri, per la scuola secondaria di primo e secondo grado, per le spese delle gite scolastiche, per iscrizioni o abbonamenti alle associazioni sportive, per corsi di lingua, corsi di arte, musica e quant’altro. Un vero e proprio supporto alle famiglie italiane.
Questa è la quarta novità prevista dal decreto. Cosa prevede? Questa novità ha lo scopo di incentivare lo studio arginando il quel fenomeno abbastanza diffuso in Italia che vede gli studenti universitari disperdersi e smettere gli studi. Un ragazzo su quattro abbandona gli studi dopo il secondo anno di università. Una domanda da farsi è… da cosa dipenderà questo abbandono? Dai costi o dal sistema educativo? Lo stato ad ogni modo con questo decreto prevedere detrazioni fiscali su spese sostenute per l’acquisto di libri universitari e per gli affitti relativi agli appartamenti in uso da studenti maggiorenni.
Ecco i punti salienti della quinta novità.
Si pensa a “un’indennità integrativa della retribuzione per le madri lavoratrici erogata dall’ INPS per il periodo in cui rientreranno a lavoro dopo la maternità obbligatoria”. Integrazione volta a sostenere le mamme incentivandole a non trovarsi di fronte alla scelta carriera o famiglia. Questa misura riserva inoltre una Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese e per l’avvio di start-up femminili durante i primi due anni di attività!
Per scoprire cosa pensa Allegra e quali sono i suoi dubbi a proposito di ciascuna di queste novità, vi suggeriamo di vedere il suo video!
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