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FESTA DEL PAPÀ: TRA PARITÀ DI RUOLI E VECCHIE BATTUTE

Scritto da Elisabetta Pieragostini il .

Festa del papà: tra battute, detti, sentimentalismi e pura verità, Elisabetta Pieragostini ci fa un quadro completo di questa ricorrenza tanto attesa dalle famiglie italiane.

Tra la riconsiderazione sempre più importante della parità dei ruoli e qualche battuta vecchia come il cucco, la mia panoramica sulla Festa del Papà non poteva che essere un viaggio semi serio all’interno, come sempre, della meravigliosa, avvincente e delicata dimensione familiare. Ragazze, il mio terzo travaglio, praticamente.

Festa del papà
Foto di Julian Hochgesang su Unsplash

La Festa del Papà: un po’ di storia

Dopo la malinconia durante il Natale e San Valentino, torno con una delle feste comandate più attese in famiglia: la Festa del Papà. Oh, per quei cinque minuti di zan-zan pure la festa gli dobbiamo fa’? Nove mesi nove con nausee, gonfiori, caviglie a zampogna e ormoni impazziti che nemmeno il mostro di Firenze e loro si meritano pure una festa esclusiva? Ok, ho esaurito il dovuto repertorio nazional popolare delle battutacce. Torniamo a noi.

In Italia la Festa del Papà si festeggia il 19 marzo, a differenza di altri Paesi, ed è stata istituita agli inizi del Novecento, quando già esisteva la Festa della Mamma (freno la battuta, oook, che poi sembro un’arpia). La festa religiosa ci dice che il giorno della Festa del Papà è il giorno di San Giuseppe, sposo della Vergine Maria, uomo giusto, padre di Gesù e protettore degli orfani. A dirla tutta, potremmo dire che San Giuseppe fu un padre decisamente moderno dato che si fece carico della crescita di un figlio non direttamente suo e concepito in circostante inusuali. Certamente un esempio importante sul quale dovremmo o potremmo riflettere.

Perché è importante celebrare la Festa del Papà

Negli ultimi anni si è parlato sempre di più di parità di ruoli all’interno della famiglia. Se fino a pochi anni fa, e ancora oggi è così in molte realtà familiari, la figura del papà era quella deputata al mantenimento economico e associata quindi al lavoro, oggi la situazione sta iniziando davvero a cambiare. E per fortuna. In questo tempo di transizione, i papà che, insieme alle mamme, sceglievano di dedicarsi ai figli, sono stati chiamati mammi, ma in realtà si tratta a mio avviso di una definizione fuorviante e socialmente scorretta, oltre che ingiusta. Ingiusta per entrambi i ruoli, perché un papà che si occupa dei figli non è un mammo, è semplicemente un papà che fa quello che si dovrebbe fare in ogni famiglia, ovvero dividersi equamente i ruoli, per quanto ovviamente possibile.

Felice festa del papà

Celebrare quindi la Festa del Papà è importante perché riconosce ai papà, così come alle mamme, un momento speciale, una giornata tutta loro in cui ogni bambino può dimostrare, ancor più che negli altri giorni, quanto preziosa sia la sua presenza. I papà storicamente si sono trovati sempre un po’ indietro, emotivamente parlato, negli avvicendamenti familiari, ma penso che sia davvero arrivato il momento di imparare a considerarci ugualmente indispensabili, ognuno con le proprie peculiarità, sia chiaro.
Ecco perché è importante che i bambini celebrino la Festa del Papà.

Regali per la Festa del Papà: quali?

Cosa regaliamo ai nostri belli e forti papà? Mi piacerebbe tanto ironizzare sui lavoretti creati a scuola, ma sembrerei di nuovo una stregaccia. Oh, diciamoci la verità, alcuni non si possono proprio vedere, esattamente come sono orribili alcune recite che ci tocca sorbirci. Però poi, lo so, mi commuovo pure io, cuoricini di mamma pestiferi che non siete altro. Così come per tutte le feste, anche per la Festa del Papà è tradizione pensare a un regalino da far donare ai nostri mariti, compagni e fidanzati.
Non ci sono regole, ma un suggerimento ve lo voglio dare: più vi impegnerete e sarete originali e sì, anche generose, più quelle canaglie si sentiranno in dovere, se gli funziona la memoria a breve termine, di ricambiare con un regalo all’altezza per la Festa della Mamma. Patti chiari, matrimoni e convivenze lunghe. Dice così il detto, no?

Ecco a voi qualche idea regalo…

Vanno bene libri, profumi, maglie, magliette, camicie, pigiami etc etc, ma magari potremmo fare uno sforzo di originalità scegliendo all’interno di queste categorie qualcosa con caratteristiche particolari. Una maglia fatta in tessuto creato da suore cecene di clausura, un libro che spiega come si tiene in equilibrio la Muraglia cinese se il vostro partner è un appassionato, un profumo creato ad hoc dai nasi di maestri profumieri che raccolgono bacche e legnetti nelle foreste cambogiane. Insomma, se poi a maggio vi arrivano i cioccolatini del supermercato, pure in offerta, voi avrete la spada laser da sfoderare per farli sentire un pochetto in colpa.Aaaah, caro nonno, vedi come mi hai cresciuta dolce e misericordiosa?
Ah, una cosa, magari anche basta con gli orologi che poi trovano sempre il modo di fare battute quando siamo in ritardo. E preghiamo che il ritardo non sia quello mestruale.

La letterina per la Festa del Papà: il momento più temuto da (quasi) tutte le mamme del mondo

Ok, ci sono mamme oggettivamente molto mammose e dolciose a cui piace scrivere letterine trottoline dudududadada, io non sono una di quelle, o meglio, lo sono, ma probabilmente in maniera più ironica e ringrazio sempre le maestre che mi sollevano da questo compito. Io sono più una che “Sì, grazie, mi fa un pacchetto con questi occhiali da sole? Bancomat.”
Dicevamo, letterina per la Festa del Papà. Se siete a corto di idee, provo a lasciarvi una piccola ispirazione, così potete evitare di chiedere alla vostra Maestra una lezione extra di yoga e meditazione online per gestire pure questo stress. Provo a essere seria, ok.

Caro papà,
grazie per le tue braccia che mi regalano sicurezza,
sei il mio gioco preferito la sera e il bacio della buonanotte più divertente,
sei il mio guerriero che manda via i brutti pensieri, la tristezza e la malinconia
sei il mio guardiano quando sei distante e lontano
sei il mio nascondiglio dove mi posso sentire al sicuro tutte le volte che ne avrò bisogno.
Grazie per essere la mia casa,
ti voglio bene papà.

La mia Festa del Papà vista da figlia

La mia esperienza di figlia è stata ed è ancora molto bella, per me papà era il buono della situazione: “Babbo posso uscire?” e lui rispondeva sempre di si. Quante nottate gli ho fatto fare fuori dalle discoteche quando non avevo la patente ed ero una ragazzina di 16-17 anni. Ma lo ha fatto sempre volentieri. Poi la cosa buffa era che chiedeva alla mamma con chi sarei uscita. A che ora sarei rientrata, insomma faceva sempre il padre buono e alla mamma toccava il ruolo della cattiva.
Anche durante i miei primi amori, era geloso, ma non lo dimostrava e non lo faceva capire. Piuttosto diceva che non era un ragazzo giusto per me. Chissà se per un padre esiste l’uomo giusto per sua figlia, quello che prenderà il suo posto.

Il mio papà…

Mio padre è stato ed è sempre presente. Mi ha aiutato in ogni momento della mia vita, soprattutto nei periodi più difficili quando forse anche io stessa non mi sarei fatta nemmeno compagnia. Ma lui no, lui c’era sempre. A modo suo, con rispetto ma polso, se necessario.
I miei amici lo temevano perché aveva uno sguardo burbero, e non rideva quasi mai sotto i suoi baffi, li faceva scappare tutti. Invece era buono, gentile e generoso. Parlo al passato perché oggi è un uomo anziano, della seconda età. Buono ma un po’ stranito, probabilmente dai momenti e dalla stanchezza di noi figlie che ancora abbiamo un gran bisogno di lui.

Qualche giorno fa chiacchieravo con mia sorella e ci siamo fatte delle gran risate ricordando quando lui, al termine della festa di matrimonio di mia sorella, le si avvicina e le dice: “Ci vediamo a casa, non fare tardi.” È così ancora oggi che siamo ormai adulte e genitori a nostra volta. Si raccomanda sempre che facciamo le brave, ci chiede cosa facciamo o dove andiamo.

Approfitto di questo pezzo per essere ancora un po’ figlia e per fargli gli auguri. Senza di lui sicuramente non sarei la donna, la mamma e la professionista che sono oggi. Ma soprattutto non sarei ancora la figlia che ha ancora bisogno di un abbraccio.

Buona Festa del Papà, babbo. E buona Festa del Papà a voi tutti, papà che avete avuto la pazienza di leggermi fino a qui senza sbroccare.

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