Influencer e copyright: immagini, videoclips e IG stories ormai totalmente tutelati dal diritto d’autore. L’Avv. Laura Citroni ne parla.
Sempre più spesso si sente parlare di influencer come un’attività da svolgere “a tempo perso”. Al contrario, si tratta di un vero e proprio lavoro che richiede tempo e dedizione e che, al pari di un lavoro “comune”, è sottoposto ad una disciplina ben precisa.
Cominciamo col definire l’influencer come colui che crea dei contenuti, tipo foto, video o stories, pubblicizzando prodotti di un brand e “influenzando” così i seguaci (c.d. followers) nella scelta dei loro acquisti. Si delinea così una nuova e moderna forma di pubblicità, che sfrutta l’ espansione dei social network e che risulta particolarmente attraente per le aziende, in ragione dei milioni di utenti che ogni giorno interagiscono tra loro dal proprio smartphone e da tutti i più attuali strumenti digitali.
I contenuti vengono creati dal digital content creator sono sottoposti alla disciplina del copyright e del diritto d’autore: questo significa che l’utilizzo di questi contenuti da parte di terzi deve essere preventivamente autorizzata dall’influencer.
Vogliamo anche ricordare a tutti gli utilizzatori dei social (che siano influencer o semplici utenti) che la provenienza (c.d. paternità) di tali contenuti deve essere sempre chiara. Traducendo questo in termini concreti, nel momento in cu andiamo a pubblicizzare un contenuto o un prodotto è sempre necessario indicare che l’immagine o il video sono di proprietà di un altro soggetto che deve essere menzionato e ben identificato
In aggiunta, è anche molto importante ricordarsi che l’influencer funziona come un vero e proprio brand. È infatti riconoscibile dai suoi seguaci e ha indubbiamente carattere distintivo. E’ quindi consigliabile registrare il proprio nome come marchio presso l’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi).
Questo permette all’influencer di essere tutelato di fronte a quei soggetti che vogliono sfruttare la sua popolarità per trarne un vantaggio facendo uso fraudolento della popolarità/visibilità di un marchio per ottenere i propri guadagni.
Parlando più ingenerale, c’è da sapere che, registrare il proprio nome ha la funzione di tutelare il content creator di fronte a condotte che configurino ipotesi di concorrenza sleale, violando i principi della correttezza professionale e danneggiando l’altrui azienda.
Gli influencer però non sono solo titolari di diritti ma devono anche rispettare determinate regole quali evitare la pubblicità occulta. Ogni volta che un influencer sponsorizza un prodotto, deve obbligatoriamente segnalare a collaborazione con l’azienda per cui sta lavorando. Si notano spesso infatti le diciture “paid partnership with…” oppure “advertisement”, normalmente abbreviata “adv”. Tali diciture sono necessarie perché identificano che quel contenuto è di tipo commerciale e rappresenta una vera e propria forma di pubblicità.
Inoltre, è bene prestare attenzione all’utilizzo dei c.d. hashtag, ovvero delle “etichette” che vengono apposte sulle fotografie per categorizzarle al fine di selezionare i destinatari cui rivolgere il post, perché anche questi potrebbero essere soggetti a copyright e, pertanto, non autorizzati.
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Vivo nella mia amata città dove da tanti anni gestisco uno studio legale come consulente di società, gruppi societari e start-up. Nella mia attività quotidiana non mancano mai diritto di famiglia, redazione di contratti e tutela del marchio. Sono la mamma di Alice e Filippo, amo viaggiare, andare in barca e chiacchierare con le amiche di sempre.
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