LA NANNA DURANTE LA QUARANTENA

Scritto da Mimom Mag il .

La nanna durante la quarantena: la gente sleep coach Alexis Granelli ci spiega come mettere in atto delle tecniche per favorire il sonno durante questo lunghissimo periodo chiusi in casa insieme ai nostri bambini.

Sono passati ormai due mesi dal giorno in cui il governo ci ha comunicato di rimanere a casa. Da allora molte cose sono cambiate, sia per noi genitori che per i nostri bambini. Abitudini, routine, orari, e molto molto altro! Non c’è da meravigliarsi quindi se anche il sonno dei piccoli abbia subito dei peggioramenti. Abbiamo deciso con Alexis che affrontare questo argomento poteva essere utile per moltissimi genitori.

Nanna in quarantena: osservazione e azione

Come prima cosa, il fatto che siamo chiusi in casa con i nostri bambini H24 ci permette di osservarli e guardare bene se e quando subentrano segni di stanchezza. Quando ci accorgiamo che i bambini sono vagamente stanchi e sembrano avvisarci con sbadigli o occhi a mezz’asta, noi genitori dobbiamo cogliere la palla al volo e cercare di metterli a dormire, che sia per un riposino o anche per la nanna in orari anticipati. Non dobbiamo farci assolutamente prendere dal panico se nostro figlio alle 19,00 sembra voler andare a dormire, anzi, se così fosse, dobbiamo cogliere l’attimo e metterlo a dormire. Vi direte… ma se lo metto a nanna alle 19 si sveglierà alle 3 di mattino e la notte prenderà una brutta piega! Assolutamente no! Il sonno non funziona in questo modo e Alexis ce lo ha dimostrato più volte.

nanna in quarantena
Photo by Minnie Zhou on Unsplash

Nanna in quarantena: il momento ideale per testare il sonno dei nostri bimbi

Questa quaranta è il momento ideale per testare il sonno dei nostri bambini. Fare delle prove e agire in maniera repentina ai segnali di stanchezza, aiuta e accompagna il bambino al sonno. Mettiamoli a letto un pizzico prima del loro orario abituale, non aspettiamo e ricordiamoci, come sottolinea Alexis, che i momenti di sonnolenza sono sempre seguiti da picchi di energia. Pertanto se perdiamo l’occasione facendo subentrare il picco energetico, per il bambino sarà più difficile addormentarsi e per il genitore più faticoso. Impiegheremo più tempo ad addormentarli e il sonno notturno sarò più disturbato e con continui risvegli.

nanna in quarantena
Photo by Peter Oslanec on Unsplash

Perfezionare la routine

Un’altro consiglio di Alexis, è quello di continuare a perfezionare la nostra routine. Questo è fondamentale. La routine della buonanotte è importantissima e rappresenta per il bimbo il segnale che a breve si farà la nanna. Questa routine deve essere sempre uguale e scandita con gli stessi ritmi.

Facciamo un esempio:

  • cena
  • bagnetto
  • stanza da letto ( dove dormirà il bambino)
  • pigiama
  • lettura libro o racconto favola
  • saluto della buonanotte al peluche o oggetto di conforto
  • canto della ninna nanna
  • buonanotte al bambino

Questa routine più o meno durerà una mezz’oretta. Una parentesi di relax, nella quale sia la mamma che il bambino si immergono insieme pertanto, importantissimo evitare di tenere telefonini o televisione accesi, e sopratutto massima concentrazione e attenzione nei confronti dei nostri piccoli. Sfruttiamo questi ultimi giorni di quarantena per perfezionare questo rito a dir poco essenziale.

 

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