
LA VIOLENZA SULLE DONNE: UN FENOMENO DRAMMATICAMENTE DIFFUSO!
La violenza sulle donne: un fenomeno drammaticamente diffuso. La Dott.ssa Margherita Hassan, psicologa di Mama Chat, ci descrive il quadro attuale.
Ottantotto vittime ogni giorno: questo è quanto emerge dal rapporto Istat 2019 sulla violenza verso le donne. Un fenomeno sempre in crescita e drammaticamente diffuso in tutte le sue forme: fisica, psicologica, economica, sessuale e spirituale.
L’obiettivo è sempre lo stesso, ridurre la vittima in uno stato di dipendenza tale per cui si nega la sua identità. La donna che è vittima di violenza si sente sola, colpevole, prova vergogna, teme di non essere creduta e di essere giudicata. Per questo è ancora più difficile che riesca a chiedere aiuto.
La violenza sulle donne e l’aiuto di Mama Chat
Mama Chat da 3 anni aiuta chi è in difficoltà in maniera semplice ed accessibile. Supporta quotidianamente le donne che vivono in famiglie o con compagni maltrattanti ed è un porto sicuro a cui fare affidamento per uscire da situazioni pericolose. Più di 7000 donne hanno scritto al servizio di chat per essere ascoltate, protette, indirizzate. Il team di psicologhe esperte aiuta a prendere consapevolezza sulla propria situazione, analizzando quei dubbi sulla relazione che tormentano la mente
Vediamo insieme i vari tipi di violenze, impariamo a conoscerle, in modo da poter farvi fronte.
Violenza fisica
La violenza fisica comprende le azioni finalizzate a fare del male e/o terrorizzare la vittima: aggressioni evidenti, come calci, spinte, pugni, ferite che richiedono cure mediche anche urgenti. E se non bastasse spesso vengono anche rovinati oggetti necessari, documenti importanti, o viene fatto del male agli animali della vittima. Tutti comportamenti che mirano a spaventare e controllare la persona, indebolendola sempre di più fino ad arrivare a possederla nella sua interezza, nel dominarla completamente. Questo tipo di violenza è sempre accompagnata dalla violenza psicologica.
Violenza psicologica
La violenza psicologica è la forma più subdola e manipolatoria, si nasconde silenziosa ma fa molti danni. Si riconosce da alcuni segnali: critiche, svalutazioni su ogni cosa fatta o detta. La vittima si trova a chiedere sempre scusa. Ci sono insulti, umiliazioni sui propri gusti, sulle proprie amicizie, sulla propria famiglia. Nulla si salva dal giudizio negativo o dalla gelosia esagerata, dall’estremo controllo. Possono poi esserci comportamenti aggressivi, minacce, frasi con toni irritati o al contrario una completa indifferenza e silenzio, dove il dubbio attanaglia le proprie insicurezze. Così giorno dopo giorno il senso di colpa pervade la vittima, che alla fine crederà di essere sempre sbagliata e di non valere nulla senza il carnefice.
Violenza domestica
La violenza domestica comprende tutti gli atti di violenza dentro la famiglia o tra partner. Una violenza agita da una persona con cui si ha un legame affettivo e nella maggior parte delle volte nella propria casa, luogo che in teoria dovrebbe essere considerato il più sicuro e protetto. I comportamenti di controllo e di violenza fisica si alternano ciclicamente ad atteggiamenti riparatori di cura e affetto nel tentativo di ritornare alla “normalità” da parte dell’autore. Questo ciclo di amore/violenza aumenta la difficoltà della donna ad allontanarsi dalla violenza, ma il fatto che ci siamo inizialmente innamorate di un partner violento non deve implicare che si sia sbagliate e che le cose non possano cambiare.
Questo aspetto è importante anche rispetto al momento della gravidanza. Un mito diffusissimo ma purtroppo falso, è quello secondo cui la gravidanza protegga dalla violenza e maltrattamenti. Un periodo particolare per la donna in cui aumenta la vulnerabilità a livello fisico, emotivo e finanziario. Un’ulteriore occasione per il partner per affermare agevolmente il suo potere e controllo.
La violenza sulle donne: una donna su quattro è vittima di violenza domestica
La violenza domestica è la seconda causa di morte in gravidanza per le donne di età compresa tra i 15 e 44 anni, e per questo la gravidanza violenta è considerata una vera e propria gravidanza a rischio. Secondo l’OMS 1 donna su 4 è stata vittima di questo tipo di violenza. Le forme più comuni di violenza in gravidanza prevedono azioni fisiche per rimarcare l’indifferenza, il rifiuto, il disprezzo verso la donna e il bambino. Altri comportamenti sono: controllare e/o negare l’accesso alle cure prenatali e gestire le decisioni rispetto al parto, costringere la donna a lavorare durante la gravidanza e/o limitare il suo accesso ai soldi, forzare la partner ad avere rapporti sessuali o colpevolizzarla per l’aspetto fisico poco attraente.
Gli esiti della violenza impattano la salute fisica e mentale della donna. È importante quindi sensibilizzare il più possibile su questo tema, per aiutare tutte le donne a tutelarsi.
Cosa si può fare per proteggersi? Se sei vittima di violenza, qualsiasi forma essa sia, o se hai anche solo il dubbio, rivolgiti a Mama Chat in totale anonimato per un confronto. Le psicologhe ti daranno il supporto, l’ascolto e l’indirizzo giusto per aiutarti nel modo migliore.
Dott.ssa Margherita Hassan
Psicologa di Mama Chat

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Mimom Mag nasce dall’idea di creare una community di sharing experience dedicata a genitori moderni. Un magazine di condivisione, informazione e racconti dal quale trarre ispirazione. “Be Mom, Be Cool, Be Modern”
Lascia un commento