Mamme multitasking: la verità è che lo sono sempre state. Oggi più che mai vista la situazione….ma purtroppo in questi giorni la frase più ricorrente è: “Non riesco a far niente…!” La Dott.ssa e psicologa Giulia Schena ci spiega il perché e il come le mamme possono uscire da questo “sentimento di inadeguatezza”.
Questa frase l’ho sentita ripetere centinaia e centinaia di volte, da svariate persone, per un numero spropositato di motivi. Sicuramente, però, tra quelle persone molte erano mamme, e spesso contemporaneamente anche lavoratrici, mogli/compagne, amiche, figlie, e chi più ne ha più ne metta. Tutte alle prese con la voglia di riuscire perfettamente in tutto, e tutte a scontrarsi quasi quotidianamente con l’impossibilità di riuscirci.
C’è questa strana (e assurda) idea che per essere adeguati (e per sentirsi tali) si debba riuscire ad incastrare tutto. L’idea del multitasking, avete presente? Ecco. Se questo è un problema che esiste da sempre, questa quarantena lo sta rendendo forse ancora più evidente: lo smart-working, i bambini a casa da scuola, la casa vissuta h24, i tempi dilatati ma sempre troppo stretti. Questo sovraffollarsi di cose, ha creato in moltissime mamme (ma probabilmente in altrettanti papà, che però magari si espongono meno a livello emotivo – ahimè) un senso di disagio, di inadeguatezza.
Ed eccolo lì il tipico “non riesco a far niente…!”.
Perché il lavoro non viene svolto in maniera ottimale, nonostante l’impegno e la voglia di riuscire. I bambini si gestiscono come si può, a volte alla bell’e meglio, perché il tempo è quello che è, la connessione pure, la pazienza anche. La casa è un disastro, perché non si fa in tempo a sistemare che già c’è di nuovo disordine. Le relazioni sono sul filo del rasoio, perché in tutto questo caos, è inevitabile che la stanchezza e la frustrazione non aiutino ad essere sereni e a mettere in atto un confronto produttivo.
E quindi? Come uscire da questo circolo vizioso che ci porta a fare tre milioni di cose, ma a vedere che poi nessuna ci viene come vorremmo, con la conseguenza di sentirsi “sbagliate” e di aver voglia di fare sempre di più?
Innanzitutto, rompendo il circolo. Perché è un meccanismo distruttivo e perché in nessun modo ci può essere d’aiuto a combattere il senso di disagio.
Ecco qualche spunto per riuscirci:
E se tutto questo non basta? Se Il senso di disagio e incompetenza rimangono comunque ad attanagliare la coscienza?
Allora, innanzitutto, provate ad essere più clementi con voi stesse e poi, se proprio non riuscite, provate a capire cosa c’è sotto. Non è mai troppo presto, né troppo tardi, né troppo difficile, né troppo ovvio, per cercare la serenità.
Per questo motivo, ho pensato insieme al team di Mimom di organizzare una diretta il giorno venerdì 8 maggio alle ore 15,30 per parlare con tutte voi mamme di questo problema e permettervi di fare tutte le domande che volete per trovare risposte e soluzioni a una situazione che ahimè ci sta opprimendo molto.
Quindi, SAVE THE DATE.
Vi aspettiamo numerose!
Dott. Giulia Schena
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