COME UN PREADOLESCENTE CHIEDE AIUTO

Scritto da Valentina Di Bella il .

Come un preadolescente chiede aiuto: la preadolescenza è una fase particolarmente “turbolenta”e noi genitori molto spesso facciamo fatica a capire i nostri ragazzi. Ecco alcuni consigli di Valentina Di Bella, educatrice familiare e founder del sito GenitoriMigliori.

Abituati a vedere la facciata di spocchia e ribellione, a volte dimentichiamo quanto i ragazzi abbiano bisogno di noi, sempre. Sì, perché un preadolescente chiede aiuto in modi impliciti. A volte anche originali! Il tuo parere è sempre centrale per tuo figlio e viene testato attraverso modalità differenti. Gli stili che usa, più o meno a tinte forti, dipendono dalla relazione che state instaurando.

Come un preadolescente chiede aiuto

Secondo la mia esperienza accanto i ragazzi, un preadolescente chiede aiuto a mamma e papà secondo due modalità principali. Oggi, voglio provare a darti gli strumenti utili a riconoscerle e a favorire il vostro dialogo.

1. La provocazione

Ebbene sì, un preadolescente chiede aiuto anche attraverso la provocazione. Si tratta della modalità più antipatica, ma è una delle più frequenti attraverso cui tuo figlio ti mette alla prova. A volte, infatti, si tratta di una vera e propria messa in scena.  I ragazzi sanno perfettamente come comportarsi e come agire, ma vogliono vedere che li guardiamo. A scuola con i professori, capita spesso. Penso a tutte quelle volte in cui tuo figlio attua un comportamento di cui conosce l’inadeguatezza o la maleducazione.

preadolescente

In questi casi, quindi, non occorre un vero intervento di aiuto: tuo figlio sa perfettamente come comportarsi, sta solo dicendo “ho bisogno di essere guardato da te, ora verificherò che tu lo stia facendo”. In base a come reagirai a questi momenti di messa alla prova, dosando un mix di fermezza ed equilibrio di intervento, rinforzerai la relazione. Un preadolescente chiede aiuto attraverso la provocazione perché ha bisogno di sentirti solido e presente accanto a lui. Non cascare nella trappola. Non cedere all’emotività del momento!

2. Il Consiglio

Tra le modalità di richiesta di aiuto si tratta della più rara. Le difficoltà comunicative frequenti in preadolescenza, infatti, non facilitano gli scambi tra genitori e figli. Tuttavia, se impari a leggere le richieste di consiglio di tuo figlio, realizzerai che un preadolescente chiede aiuto in due modi:

 

“…e adesso che faccio?”

“ti racconto cosa vivo”

 

Questa seconda frase é la richiesta di aiuto più diffusa. Essa supera a piè pari l’imbarazzo di esporsi direttamente, di ammettere un momento di crisi, etc. Tuo figlio si racconta. Questo deve esser sufficiente a dirti che tiene al tuo parere. Affinché queste occasioni di dialogo possano diventare sempre più frequenti, ti offro due suggerimenti:

  • parla di meno e ascolta di più: fallo autenticamente, verifica che ciò che stai comprendendo è effettivamente ciò che tuo figlio vuole dire. I ragazzi amano aprirsi con chi li ascolta davvero e non ragiona per luoghi comuni;
  • sii sincero ma rispettoso: esprimi il tuo punto di vista reale, ma rispetta il suo. Gli adolescenti sono grandi idealisti: apprezzano chi è in grado di dare punti di vista alternativi ai loro, ma senza giudicare gli altri. Chi ti dice diversamente, parla per stereotipi, credimi.
preadolescente e genitore
Foto di Tawny van Breda da Pixabay

Ricorda che queste sono solo le modalità più frequenti con cui un preadolescente chiede aiuto. Tuttavia, nulla toglie che un ragazzo che si senta capito, accolto e non giudicato sia anche capace di esprimere chiaramente il suo bisogno di supporto.

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