Qualsiasi coppia, giovane o veterana, sa che il San Valentino prima e dopo i figli non è più la stessa cosa. Ma è così per ogni ricorrenza o festa comandata. Oggi Elisabetta Pieragostini ci fa fare due ricche risate!
Capodanno, anniversari, feste di compleanno. Non ne manca nessuna all’appello. Il cambiamento non è necessariamente una cosa brutta, basta solo saperlo gestire. Oggi voglio raccontarvi la mia esperienza di San Valentino prima e dopo le mie figlie.
San Valentino è la festa degli innamorati, e fin qui ci siamo. Ci scambiamo pegni d’amore che dovrebbero durare tutta la vita, o almeno si spera. Rinnoviamo promesse, seminiamo bigliettini in ogni angolo della casa e, ogni anno, ci diciamo che andremo alla spa almeno un paio di volte all’anno.
Ma chi è davvero Valentino? San Valentino è il patrono degli innamorati, un vescovo romano che viveva a Terni. La notorietà di Valentino deriva da una leggenda nata nei paesi anglosassoni, che narra più o meno così:
un giorno Valentino vede nel suo giardino due giovani fidanzati litigare. Lui va verso di loro con una rosa rossa tra le mani gliela regala dicendogli di riconciliarsi e pregare affinché il Signore mantenesse in vita quell’amore. Dopo un po’ di tempo, i ragazzi chiesero a Valentino di sposarli. Da quel giorno il 14 di ogni mese le persone hanno iniziato a recarsi a Terni in pellegrinaggio dal vescovo che aveva scelto quel giorno per benedire le nozze. Dopo la sua morte rimase come tradizione il 14 febbraio, giorno della sua morte, per festeggiare l’amore e gli innamorati. La rosa rossa è il simbolo per eccellenza.
Anche quest’anno San Valentino si sta avvicinando. Ma in 24 ore ce lo toglieremo dalle scatole. Ognuno di noi è alle prese con la ricerca del regalo più originale e a pensare a come trascorrerlo in maniera diversa per sorprendere il nostro amore. Certo, quest’anno tra zone rosse, gialle e arancioni, coprifuoco e spostamenti vietati non è che sia tutta ‘sta gioia organizzare qualcosa.
Quando si è in coppia senza figli le idee possono essere le più disparate:
In tutta la nostra sorprendente umanità, c’è la schiera degli irriducibili di San Valentino. Quelli per cui se non si festeggia in maniera memorabile allora non ci si ama. Gli irriducibili di San Valentino senza figli, preciso.
Lei passa ore davanti allo specchio dopo aver angosciato il povero parrucchiere con colore, taglio e piega, si cosparge il corpo di crema profumata (ringraziamo che siano passate di moda le creme Acquolina) dopo una depilazione attenta che ha eliminato anche l’ultimo pelo invisibile a occhio umano, indossa intimo molto sexy quasi invisibile, un vestitino mozzafiato e tacco 12.
Durante la cena la nostra irriducibile si sente seducente e provocante, mangia con fare provocatorio, punzecchia il suo amore che non vede l’ora che si passi al dopo cena. Prima di salire in camera sorseggia un cocktail e ondeggia come su una passerella, che non si capisce se sia colpa del cocktail, del salmone andato a male o dei ravioli troppo pesanti.
Quando arriva in camera si spoglia come una ballerina del Moulin Rouge e a letto gli irriducibili fanno 50 sfumature di grigio, rosso e nero aggiungendo pure i colori delle regioni per il contenimento del Covid.
Il giorno dopo si sente la donna più desiderata al mondo e, nel caso delle coppie senza figli ancora non sposate, potrebbe anche arrivare la fatidica proposta di matrimonio. Il San Valentino dei sogni, i loro, ovviamente, che pensano sarà sempre così.
Cosa succede in realtà?
San Valentino dopo i figli, per le coppie abituate a grandi festeggiamenti, potrebbe essere un tantinello un trauma. Poi ci sono anche le coppie che festeggiano con i figli o quelle che organizzano pic nic in soggiorno per celebrare l’amore di mamma e papà che ha dato origine ai pargoletti.
Sui social vediamo ogni giorno donne e mamme perfette, ma la verità è che non siamo perfette manco per il ca***. E va benissimo così, perché tutto quel tempo non lo abbiamo e non siamo come l’Altissimo in grado di moltiplicare pani, pesci e ore. Anche se con i calzini ci riusciamo benissimo, a quanto pare.
Semplice doccia veloce che se senti le urla o qualcosa che si rompe esci di corsa ancora insaponata con il rischio di romperti una gamba. Non ti sei depilata ma chissenefrega tanto non devi fare niente di particolare, già è tanto che riesci ad andare a cena tranquilla qualche ora. I capelli sono sporchi ma non c’è tempo e così decidi di legarli in una coda di cavallo, si intravede anche qualche capello bianco visto che non sei riuscita ad andare dal parrucchiere per la tinta. La crema non la metti, vai di corsa e indossi l’intimo di tua nonna o al massimo quello comprato coi saldi che può essere pure caruccio, ma… Se hai partorito da poco magari reggiseni rinforzati e mutandone.
Ti vesti ma non fai troppo caso alla ricerca di ciò che indossi perché magari prendi il frutto del vostro amore in braccio prima di uscire e ti rigurgita sul vestito. Ai piedi sneakers, rigorosamente comoda perché hai due zampogne a posto delle gambe.
Sei pronta per una serata tranquilla ma decidi di restare vicino casa per paura che la baby-sitter possa chiamare da un momento all’altro. Guardi il cellulare in continuazione, mangi veloce e in modo agitato tanto che il tuo partner potrebbe chiedersi se tu abbia mangiato nelle ultime 72 ore, ogni tanto chiami casa per sapere se è tutto ok e parli solo del tuo nuovo amore, tuo figlio, dimenticandoti di avere un compagno.
Dopo cena corri a casa senza bere niente e, una volta arrivata, ti catapulti nel lettone sprofondando in un sonno profondo pregando che tuo figlio non si svegli.
Ho iniziato questa mia piccola riflessione sul San Valentino prima e dopo i figli dicendo che i cambiamenti non sono necessariamente qualcosa di brutto. Ed è così, se ci si ama e se siamo riusciti a mantenere tutto in equilibrio.
Spesso ci troviamo davanti a grandi giudici, ah dovete pensare a voi due, ah, almeno una volta a settimana dovete farlo, ah, devi depilarti, ah, ah, ah.
La verità forse è che è totalmente fisiologico che l’amore prima dei figli sia un tuffo al cuore, farfalle nello stomaco, cene a lume di candela, bagni profumati. L’amore di lettere e bigliettini, messaggini, di cioccolatini e baci Perugina: “Amate, amate, amate tutto il resto è nulla.”(La Fontaine)”
Dopo la nascita dei nostri meravigliosi cuccioli l’amore va oltre il piacere e la passione ma è una condivisione diversa, della vita reale fatta di notti insonni, di biberon, di scuola. Un incastro per poter trovare un po’ di tempo per te.
L’amore diventa sapere che lui ci sarà sempre a sostenerti, ad aiutarti, a stringerti la mano e a farti sentire il cammino meno duro, quel cammino che avete deciso di fare insieme e che insieme continuerà. I figli cresceranno e i nostri compagni resteranno, non trascuriamoli ma amiamoli di un amore vero e consapevole. Quando c’è questa condivisione ci sarà anche il resto, tranquille, sesso compreso. Che poi, oh, non siamo mica alle Olimpiadi che dobbiamo misurare tutto in medaglie e tempi record. Si fa quando ci va, basta con ‘ste statistiche.
L’amore è guardare nella stessa direzione e andare insieme dalla stessa parte.
Buon San Valentino a tutti, con o senza figli.
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Imprenditrice marchigiana laureata in Scienze della comunicazione. Negli anni ha acquisito anche un master in Scienze della Risoluzione di tutti i problemi delle figlie. Legge, mangia, sogna, scrive e inventa favole. Ogni tanto prova anche a dormire.
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