La vagina: quella parte del nostro corpo indispensabile e bella che fa di noi le donne che siamo! Parliamo oggi di medicina estetica vaginale insieme a S. di MammaApp Team!
La vagina ha cento, mille nomi… alcuni delicati, altri decisamente volgari. Questi ultimi più patrimonio degli uomini che delle donne. Il nome più consono sembra comunque quello che Gustave Courbet dette al suo quadro che la rappresentava al naturale, senza veli: “L’origine del mondo”, oggi al Musée d’Orsay, ma un tempo appartenuto, forse non a caso, al famoso psicanalista francese Jacques Lacan.
Oltre che quadri e foto, ha ispirato anche poesie. Valga per tutte, “Rosa fresca ed aulentissima”, opera di Cielo D’Alcamo che a quei tempi non ne poteva parlare apertamente e perciò la nascose dietro una rosa, che ha fatto oggetto anche di una grande recita di Dario Fo. Se è allora considerata l’origine del mondo, va da sé che è nostro compito e interesse curarla, coccolarla, e farla oggetto di mille attenzioni, per evitare che venga minata la sua bellezza e la sua funzionalità.
Il suo benessere, sia della parte esterna (la vulva) sia di quella interna (la mucosa), è uno dei tanti obiettivi della medicina estetica. La medicina estetica vaginale mira a porre rimedio agli inevitabili danni causati da parti, malattie ed invecchiamento. Danni a cui può porre rimedio solo il medico estetico, esperto in ginecologia estetica.
Durante il periodo di gravidanza, gli estrogeni, ormoni fondamentali per il benessere del tessuto vaginale, che ne garantiscono idratazione ed elasticità, aumentano stimolando la tirosinasi e causando inevitabilmente un’incremento di melanina. La melanina è il pigmento della pelle che ha come effetto quello di scurire, anche notevolmente l’area vulvovaginale, dandole un aspetto poco attraente e creando così disagio e insicurezza.
Per questo tipo di problema. esistono prodotti specifici che possono essere applicati durante una seduta ambulatoriale. Il medico estetico, una volta intervenuto, provvederà con la prescrizione di un’apposita terapia domiciliare basata sempre su specifici prodotti. Questa tipologia di trattamento è adatto a qualsiasi tipo di pelle, migliora la tonicità, la luminosità, è assolutamente privo di dolore e non inibisce la ripresa della propria attività.
Subito dopo il parto al contrario, i livelli di estrogeni fanno un percorso inverso: tornano indietro. Si assiste quindi ad una diminuzione dell’1% del collagene dermico annuo. Una quantità di collagene che di norma il nostro corpo produce da sé. Questa diminuzione determina un assottigliamento delle pareti vaginali che diventano quindi meno elastiche e più fragili. Conseguono pertanto:
Tutte queste manifestazioni si ripercuotono inevitabilmente anche nei rapporti sessuali. Causando spesso problemi come impedire o rendere particolarmente difficile il rapporto a causa della dispaneuria (dolore) provocata dalla penetrazione.
In questo caso il medico estetico ricorrerà ad iniezioni locali di acido ialuronico o polinucleotidi e a praticare, eventualmente, trattamenti di carbossiterapia. Una terapia che permette di ossigenare i tessuti, determinando un aumento di nuovi capillari nelle zone interessate, con una azione rigenerativa attorno ai nervi, alle ghiandole e ai muscoli. Questi interventi accelerano il recupero funzionale e il benessere della vulva, influendo positivamente sull’umore della donna e (perché no?) sulla vita di coppia. Viene, quindi, offerta alle donne la possibilità di riscoprire il proprio benessere intimo, migliorando l’estetica vulvovaginale.
Il parto spesso è accompagnato da l’episotomia. Un’incisione che viene praticata per ampliare l’orifizio vaginale. Tale incisione favorisce l’uscita del nascituro ed è praticata dai ginecologi per prevenire lacerazioni spontanee del perineo che avrebbero effetti, spesso invalidanti, come l’incontinenza fecale e urinaria. Questo taglietto viene spesso “sofferto” dalle donne perché la sua guarigione può causare:
Più o meno gli stessi problemi si verificano con il taglio cesareo. Un’altro inestetismo al quale spesso le donne vorrebbero porre rimedio, è la cicatrice dovuta proprio al cesareo. Lo sviluppo di cicatrici, purtroppo, dipende dalla capacità di rinnovamento della pelle di ciascun individuo e non è assolutamente prevedibile. Come possiamo allora porre rimedio a questo problema? Il medico estetico può intervenire applicando apposite medicazioni a base di silicone, iniettando specifici farmaci e ricorrendo a quella carbossiterapia, di cui si è già parlato, che in questo caso, permette anche di scollare la cicatrice e il rimaneggiamento tissutale della cute.
Concludendo possiamo quindi dire che molte donne prendono in considerazione il ringiovanimento vaginale e la cura delle proprie parti intime, sia per motivi estetici che funzionali. Lo fanno in primis per loro stesse ma anche per i loro partner Dobbiamo essere consapevoli del ruolo che svolge la vagina e di quanto questa possa danneggiarsi dopo gravidanze e parti.
La medicina estetica può aiutare a recuperare la naturalità delle sue funzioni. Voi cosa ne pensate?
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