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SCELGO DI… ALLATTARE!

Scritto da Chiara De Pasquale – Ostetrica il .

Allattare: cosa bisogna sapere prima, durante e dopo? L’importanza di essere informati su tutto ciò che riguarda l’allattamento per realizzare la propria scelta.

Allattare è naturale! Quante volte ci è capitato di sentire questa frase? E allora se è così naturale perché sentiamo racconti di molte donne che fanno fatica? Che non hanno latte a sufficienza? Che devono ricorrere al latte artificiale? Che soffrono per questa cosa e si colpevolizzano fino ad arrivare a stare davvero male emotivamente?!

Allattare: il sostegno all’allattamento è la parola chiave

Molte donne, che non si capacitano di come l’allattamento non vada liscio, possono arrivare anche a soffrire di depressione post-partum. Per questo e per molti altri motivi dico sempre che la parola SOSTEGNO in allattamento è una delle PAROLE CHIAVE!

Ma che cosa significa “sostegno”? Cosa intendo?

Sostegno significa, stare accanto, non essere sole. Non significa sostituirsi alla madre e dirle quello che deve fare, anzi! Significa accompagnare, rassicurare, farle notare qualcosa che magari lei, per vari aspetti, non sta osservando. Il sostegno passa da diversi canali: dalla presenza fisica, ma anche e prima di qualsiasi altra cosa dall’INFORMAZIONE, dal rendere consapevole. Quando chiedo ad una donna incinta: “Ti piacerebbe allattare il tuo bambino?” e lei mi risponde: “Sì, se avrò latte sì!”, capisco che quella donna ha bisogno di sostegno fin da quel momento.

Allattare il più delle volte è una scelta

Allattare è una scelta

A meno che, per alcune forze di causa maggiore che vedremo dopo, una donna non possa allattare, l’allattamento è sempre una SCELTA. E quando si sceglie si fa in modo di realizzare quello che abbiamo scelto, grazie anche al sostegno di figure competenti ed a famigliari e amici che rispettano e assecondano la nostra scelta. Allora vediamo insieme:

  • Quando fare questa scelta?
  • Come realizzarla?
  • Quando occorre saper fare “dietro front”!
  • Quando l’allattamento non è una scelta …

Quando fare questa scelta?

Non solo io per esperienza consiglio, ma anche secondo le Linee Guida scientifiche, bisognerebbe iniziare ad informarsi, quindi ad acquisire tutti gli elementi per scegliere di allattare o meno, in gravidanza, specialmente nel terzo trimestre. Perciò la risposta a questa domanda è che la scelta di allattare dovrebbe essere maturata nel terzo trimestre di gravidanza. E solitamente quando si deve prendere una scelta ci si INFORMA e si valutano i PRO e i CONTRO.

Perciò tutte le donne in gravidanza dovrebbero trovare l’occasione (attraverso corsi, incontri, contatti con ostetriche o altre figure competenti) di acquisire le informazioni adeguate. Occhio a non informarvi e documentarvi sui gruppi social di mamme, piuttosto che per sentito dire dall’esperienza di altre mamme. Ogni esperienza è diversa e per la vostra scelta non dovete basarvi sulle esperienze di qualcun altro, ma su informazioni oggettive e che hanno un fondamento scientifico.

Allattare: cosa avete bisogno di sapere prima di fare questa scelta

Per fare la vostra scelta occorre che, prima di entrare nel vivo della pratica, quando nascerà il vostro bambino, conosciate:

  • I benefici dimostrati scientificamente dell’allattamento per il bambino, ma anche per voi stesse e il vostro organismo, a livello psico-fisico.
  •  I rischi del non alimentare il proprio bambino al seno.
  • Quali sono le UNICHE condizioni in cui il bambino necessita di aggiunte di latte artificiale.
  • Quando sono necessari biberon, para capezzoli, tiralatte, coppette assorbilatte, scalda biberon e perché NON OCCORRE ACQUISTARLI FIN DALLA GRAVIDANZA.
  • Come funziona la produzione del latte nel nostro corpo e da cosa è influenzata (questo ci servirà a capire che TUTTE LE DONNE POSSONO PRODURRE LATTE, occorre solo mettersi nelle condizioni di lasciar lavorare la natura e il nostro corpo).
  • Cosa osservare nella posizione tua e del tuo bambino quando allatti, nell’attacco al seno, nella suzione del tuo bambino e cosa è importante per un buon avvio dell’allattamento.
  • … Tutto ciò che volete sapere, dubbi, curiosità! È molto importante partire consapevoli perché questo aumenta la vostra autostima come genitori e vi fa sentire più preparati su ciò che accadrà.

Ovviamente oltre alla donna, è molto importante che anche i partner, ovvero i futuri papà, acquisiscano queste informazioni insieme alle loro compagne, perché la consapevolezza aiuterà loro a comprendere l’importanza della scelta fatta dalla donna e a starle vicino incoraggiandola, anche nei momenti di sconforto.

Come realizzarla?

Ecco stavamo giusto parlando di momenti di sconforto. Sappiamo bene che la pratica è totalmente diversa dalla teoria. E qui il sostegno di cui parlavamo prima deve essere percepito dalla donna ancora più intenso e presente! Non tanto perché la donna da sola non possa farcela, ma perché un occhio esperto e vigile su di lei che la gratifica e la incoraggia può essere di grande aiuto anche se tutto sta andando bene e la donna riesce benissimo a cavarsela da sola.

Cosa succede invece nella nostra società?

Esci dall’ospedale.

Torni a casa.

E adesso?

Se voglio chiedere un parere devo andare io al consultorio/spazio poppata/pediatra (aiuto!) /pregare i santi … Insomma, in alcuni Paesi l’ostetrica viene a visitarti a casa quasi tutti i giorni nelle prime settimane a casa con il tuo bambino e questa è la prassi. Qui in Italia su questo aspetto siamo un po’ più sfortunati, perché il servizio non è automatico, ma c’è! Ci sono molte ostetriche o altre figure preparate libere professioniste pronte a darti tutto il loro sostegno competente e professionale. Ed è un investimento sulla tua salute, fisica e psicologica, sulla salute e sulla crescita del tuo bambino e, prova a pensarci, anche sulla salute di coppia e familiare, qualsiasi sia la scelta che hai preso. Allattare o non allattare.

Anche se avevi scelto di non allattare, puoi sempre cambiare idea!

Dato che l’allattamento al seno è riconosciuto dalle evidenze scientifiche come il modo di alimentarsi più adeguato per i nostri cuccioli d’uomo, se avevi scelto di non allattare e “passando alla pratica” cambi idea, puoi tranquillamente provare ad attaccare il tuo bambino al seno appena lo desideri, sempre con la presenza anche solo in osservazione di una figura competente di sostegno, proprio perché dalla teoria alla pratica c’è di mezzo il mare, come si suol dire. Se invece avevi scelto di allattare e cambi idea vediamo dopo quando veramente è il caso di fare “dietro front” e quando invece si tratta solo di essere tranquillizzate e sostenute su alcuni aspetti.

Allattare: l’importanza di attaccarlo al seno

Quando il tuo bimbo nasce e in gravidanza hai scelto di allattarlo devi sapere che È IMPORTANTISSIMO, affinché la tua scelta si realizzi, provare ad avvicinarlo al seno e farlo familiarizzare con il seno entro la sua prima ora di vita. È molto probabile che si attacchi e poppi già, ma se non lo fa non è un problema, lo farà alla prossima poppata. Ricorda i parametri di posizione, attacco e suzione importanti da osservare: ti permetteranno di ridurre il rischio di irritazioni e complicanze al seno e capezzoli e permetteranno al tuo bambino di prendere comodamente tutto il latte che gli occorre, stimolando adeguatamente il seno a produrre quella quantità.

Anche se il tuo piccolo non sarà immediatamente con te, nulla è perduto!

Se per la modalità del parto o per controlli sulla salute del tuo bambino o sulla tua, doveste rivedervi dopo qualche ora dalla nascita, non ti scoraggiare! L’allattamento non è perduto, comincia appena puoi e attaccalo ogni volta che, osservandolo ed imparando a conoscerlo, ti sembra che abbia fame. Potrebbe volerci un po’ di sostegno in più in queste situazioni, non esitare a chiederlo!
Quindi come portare a termine la nostra scelta? Innanzitutto, mettiamola subito in pratica, chiediamo aiuto e conferma a persone competenti, anche in questa fase non ascoltiamo mai pareri (specialmente quelli scoraggianti) di persone che ci portano la loro esperienza ed ASCOLTIAMOCI. Siamo felici? È la scelta che fa per noi?

Quando occorre saper fare “dietro front”?

Bene, non ci sentiamo felici, l’allattamento ci sta esaurendo, ma perché questo bambino si attacca ogni secondo? Non riesci più a dedicarti del tempo. A volte seppur naturale l’allattamento può essere molto difficoltoso, soprattutto perché ha dei ritmi completamente diversi da quelli che sono i ritmi della nostra vita di tutti i giorni oggi. Molto spesso sembra proprio impossibile adattarci a questi ritmi naturali, la cosa non ci fa stare bene. In questi casi, prima di fare “dietro front”, ovvero prima di cambiare idea e passare al latte artificiale, chiediti se:

  • Ho un ambiente intorno a me che sta rispettando la mia scelta e non mi ostacola?
  • Ho provato a chiedere sostegno ad una figura professionale che magari possa darmi strumenti utili per essere più serena nel portare avanti la mia scelta?

Se nonostante diversi tentativi ci rendiamo conto che allattare non ci fa stare bene è il caso di fare “dietro front”. Anche perché se la mamma sta bene il bimbo sta bene! Questa è una regola che non dovete mai dimenticare! I bambini leggono il linguaggio non verbale e sentono i vostri stati d’animo.

Quando allattare non è una scelta …

Vi ricordate prima quando ho parlato di “forze di causa maggiore” per cui non possiamo allattare?
Ecco! Una di queste NON è: “Eh, non mi è venuto il latte!”. Se ci informiamo su come funziona la produzione del latte, sappiamo che tutte le donne lo producono, a meno che (ed ecco una condizione per cui non è possibile allattare) non si abbia una malattia o malformazione per cui la nostra ipofisi ha una ridotta o assente secrezione di ormoni, tra cui anche la prolattina, responsabile della produzione del latte a livello delle ghiandole mammarie. Ma queste sono condizioni piuttosto rare.

Vediamo altre condizioni per cui l’allattamento non è una scelta, ma siamo impossibilitate ad allattare.

Condizioni del bambino

  • Bambini con galattosemia classica: hanno bisogno di una formula speciale senza galattosio.
  • Bambini con malattia delle urine a sciroppo d’acero: hanno bisogno di una formula speciale senza leucina, isoleucina e valina.
  • Bambini con fenilchetonuria: hanno bisogno di una formula speciale senza fenilalanina (un allattamento al seno parziale è possibile, sotto stretta supervisione).

Condizioni materne

  •  Infezione da HIV: se l’alimentazione sostitutiva è accettabile, fattibile, abbordabile, sostenibile e sicura. Se non lo è, si raccomanda l’allattamento esclusivo per i primi sei mesi.
    (Fonte: Manuale del partecipante del corso di 20 ore per il personale della maternità, OMS/UNICEF)

Preciso che nella nostra società industrializzata l’alimentazione sostitutiva ha i requisiti indicati, se preparata in modo adeguato. Occorre quindi sempre informarsi da fonti attendibili quando si sceglie di ricorrere all’alimentazione sostitutiva, ovvero alle formule di latte artificiale.

In conclusione, allattare è nella stragrande maggioranza dei casi una SCELTA CONSAPEVOLE, ovvero presa dopo esserti informata adeguatamente. Ricorda però sempre di ASCOLTARTI, perché la cosa più importante è che tu prenda questa scelta con il cuore! Solo così nutrire il tuo bambino sarà un’esperienza intensa ed indimenticabile!!

E tu cosa ne pensi? Hai già fatto la tua scelta? Raccontacelo!!

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