
MAMMA E FIGLIA: COME TROVARE UNA COMPLICITÀ VINCENTE!
Mamma e figlia: un rapporto fondamentale per entrambe. Manuela Raffeiner, esperta nel Coaching Genitoriale, spiega oggi l’importanza di trovare complicità e rendere questo rapporto piacevole e leggero.
È necessario fare una premessa: essere complici non vuol dire essere amiche! L’amicizia va cercata al di fuori dalle mura domestiche. Diversamente si corre il rischio di cadere in dinamiche errate che porterebbero al risultato opposto da quello desiderato. Il rapporto mamma e figlia deve rimanere tale!
Mamma e figlia: cosa si intende quindi per complicità?
È un aiuto, una protezione, da parte di cose, persone o situazioni. Essere complici tra mamma e figlia permette di aiutarsi a vicenda, proteggersi e sostenersi nel percorso condiviso che porta la bambina a diventare una donna e la mamma a trasformarsi da protettrice della cucciola a madre di una persona adulta e autonoma. Grazie alla mia esperienza (il Coaching a scuola, la collaborazione con i centri giovanili e, soprattutto, l’essere mamma di due ragazze adolescenti) ho potuto appurare che un rapporto basato sulla complicità aumenta la fiducia nei confronti dell’adulto in modo proporzionale. Ciò permette di entrare in empatia con le figlie adolescenti e facilita la comunicazione che, a questa età, è uno degli aspetti più difficili da gestire.

In che modo si può creare un clima complice e sereno con la propria figlia?
Il clima di complicità potrebbe essere favorito da alcuni atteggiamenti da parte delle mamme:
- Essere coerenti
- Scendere a compromessi
- Essere autoironiche
- Accogliere gusti diversi dai vostri
- Ricercare interessi e passioni comuni
- Stupirle con qualche piccola sorpresa
Ed ora vediamo in maniera un pò più specifica ogni punto elencato. Così da capire come poter migliorare il nostro rapporto mamma e figlia.
Essere coerenti
Rimanere sempre coerenti con i propri valori e quindi dire “no” quando necessario. Questo principio è fondamentale e non deve mai essere messo in discussione per l’amore della pace.
Scendere a compromessi
Saper scendere a compromessi, dimostrando di poter cambiare idea davanti a delle motivazioni ben esposte e ragionate.
Essere autoironiche
Ridere di sé stesse davanti alla propria figlia è molto importante. L’auto-ironia è liberatoria ed aiuta ad alleggerire la visione di sé stesse (in questa fase della loro vita le ragazze vedono solo i loro difetti). Inoltre, ammettere alcune debolezze toglie il peso della “mamma perfetta”, evitando così che nasca la competizione.

Accogliere gusti diversi come quelli musicali
La musica è sicuramente una delle risorse più versatili ed efficaci. Accogliere i loro gusti, anche se opposti ai nostri; cantare insieme a squarciagola la loro Playlist preferita e ascoltarla a tutto volume mentre si collabora nelle faccende domestiche; far scoprire loro la vostra musica; tradurre insieme i testi in inglese; commentare la bellezza dei cantanti, cercando insieme la loro storia su Google; portarle ad un concerto del loro cantante preferito è un’esperienza molto intensa che rimane indelebile per tutta la vita.
Trovare interessi comuni tra mamma e figlia
Trovare interessi e passioni comuni come cucinare, prendersi cura delle piante, fare attività motorie all’aperto o a qualsiasi attività ricreativa che si possa svolgere insieme e con leggerezza. Come per esempio, condividere film e serie tv davanti a un piatto di patatine o mangiando la pizza insieme sul divano.
Stupirle con qualche piccola sorpresa
Farle qualche piccola sorpresa, come un mascara o un libro che aveva nominato tempo prima. Questo porterà l’adolescente a farne a sua volta, magari stendendo la biancheria lavata. Così si semplifica anche l’argomento, sempre molto ostico, della collaborazione in casa. Ogni famiglia ha le sue caratteristiche, abitudini e preferenze: occorre solo cercare i canali giusti. A voi la fantasia e la creatività!
Quali vantaggi porta la complicità tra mamma e figlia?
I vantaggi che si ottengono da un rapporto di complicità tra madre e figlia sono numerosi. Innanzitutto la fiducia: è più facile che una figlia si apra nei confronti della propria madre quando si fida. Parlare di amicizia e di amore diventerà più semplice, ridere insieme permetterà di riuscire anche a piangere insieme. Un secondo beneficio è la sincerità nella comunicazione: la ragazza che si sente accolta e capita, senza timore del giudizio, si confiderà con maggiore serenità in caso di problemi, anche gravi, perché si sentirà sicura.
Un esempio di “non complicità”
Riporto un esempio condiviso di “non complicità”: la mamma di una ragazza di tredici anni minacciava che se avesse scoperto che aveva un “moroso” (come si dice dalle mie parti), l’avrebbe messa in castigo. Secondo voi, quando l’adolescente ha avuto il suo primo amore, l’ha confidato alla madre? Ovviamente la risposta è no! Quando la mamma l’ha scoperto ha chiesto alla figlia come mai non si fosse confidata con lei.
Personalmente sto investendo tutte le mie energie di mamma per instaurare un rapporto complice e sereno con le mie due figlie. Ciò non vuol dire che non discutiamo mai: semplicemente riusciamo a chiarirci con facilità e troviamo sempre il giusto compromesso.

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Interessante questo articolo. Consigli preziosi che cercherò di mettere in pratica con le mie due future adolescenti.
Ciao Monica,
Grazie per il commento! Si decisamente consigli preziosissimi!
Mi fa molto piacere condividere con voi la mia esperienza e soprattutto sapere che è utile alle mamme che come me cercano sempre di trovare nuove strategie per affrontare questo bellissimo compito!
Sto già mettendo in pratica tutto ciò che riesco per creare complicità dal cucinare insieme, ascoltiamo musica a tutto volume,ci vestiamo uguali se riusciamo e oggi che e festa della donna la porto al ristorante io e lei!❤️ Spero di prendere la strada giusta così…di essere mamma e amica.
P.S. la mia dolcissima bambina ha solo 8anni…