Natale in famiglia: dalla frenesia dell’attesa ai preparativi. Tutto quello che c’è da fare per accogliere il Natale senza farsi prendere alla sprovvista. Ecco a voi il racconto di Natale di Elisabetta Pieragostini.
Caro Babbo Natale, tra pochi giorni arriverai nelle nostre case a portare gioia e serenità e a rallegrare i bambini di tutto il mondo. Ma – perché c’è sempre un ma – come prepararsi al Natale in famiglia? Tra addobbi, cenoni, pranzoni, regali, parenti serpenti e qualche magico incantesimo, il Natale in famiglia necessita di un po’ di pratica.
Sicuramente le famiglie sono in attesa, il desiderio dell’arrivo del giorno di Natale riempie questo tempo rendendolo unico. Tutta la famiglia lo vive con gli occhi dei bambini, addobbando le case con luci colorate e gingilli di tutti i tipi da mettere sull’albero. Guardare fuori dalle finestre e vedere le luci che illuminano le città rende l’aria di casa festosa e frizzantina; se poi sui tetti ci fosse una spruzzata di neve, quei leggeri fiocchi bianchi renderebbero il periodo natalizio perfetto.
Per prepararsi al Natale in famiglia, scrivere la letterina è un must. Di sicuro non per i nostri conti in banca.
Questo lo possono fare sia grandi che piccini. I grandi chiederanno i doni intangibili, l’amore, la pace, la serenità (si si, credici. Cioè, non di solo amore vive l’uomo, ma soprattutto la donna), mentre i piccoli vanno a scrivere pagine e pagine di giochi che metteranno a dura prova gli elfi di Babbo Natale e la carta di credito dei babbi. Scrivere la letterina fa parte della preparazione e dell’attesa, racchiude la magia del Natale, condensa il mistero e rende tutti felici. Penso che sia una tradizione che non possiamo cambiare e che mette proprio allegria in casa.
Per prepararci al Natale, un’altra cosa che facciamo è aprire la nostra cantina o soffitta e cercare gli addobbi degli anni precedenti. Questa attività dà il via alla lunga pratica per cui andiamo davvero dallo psicoterapeuta tutto l’anno: sgarbugliare i fili delle lucine. Li riponiamo con cura il 7 gennaio? Misteriosamente a dicembre li ritroveremo annidati come i nostri pensieri nelle notti di pioggia e tempesta. Poi ci sono i tour di negozi e bancarelle, i mercatini di Natale, alla ricerca delle ultime novità. Acquistiamo di tutto, lucine, stelle filanti, palline di ogni tipo e riempiamo la nostra casa tanto che quando sarà il momento di togliere tutto chiamiamo il camion dei traslochi e invochiamo i santi protettori degli scatoloni.
Non so voi, ma questa è una delle mie attività natalizie preferite. Anche perché, rullo di tamburi, non sono io che mi occupo degli addobbi di casa. Accoccolati sul divano con tazze fumanti di cioccolata calda, coperte, camini accesi, e tutti pronti in questo periodo di attesa a guardare quei film natalizi così romantici o divertenti. Tutta la famiglia è riunita e si condividono momenti di intimità e di allegria guardando “Mamma ho perso l’aereo” o una “Poltrona per due”. Questa è l’attesa del Natale che più amo: intima, allegra, coccolosa e divertente.
In questo periodo tutta la famiglia ha le mani in pasta ed è intenta a preparare tutto e di più tanto da poter sfamare un reggimento. Si cucina di tutto, dagli antipasti al dolce, i più audaci anche i biscotti di Natale glassati per far divertire i bambini. La cucina sembra un porto di mare o un campo di battaglia ma è bello preparare tutti insieme, sporcarsi, ridere e fare gare come a Masterchef per vedere quale piatto vincerà: le sfide sono aperte! L’attesa diventa condivisione e, come si dice, la felicità è vera solo se condivisa.
Natale in famiglia è anche shopping. Tradotto: maratone estenuanti alla ricerca dei regali perfetti. Qui si schierano le due squadre principali: gli anticipatori che al Black Friday hanno già spuntato la lista dei regali e i procrastinatori che vanno in iperventilazione fino al pomeriggio del 24 dicembre. O finché non vengono mandati via dai negozi perché tutti vogliono andare a cena. Tra tutti i regali, suggerisco di farci un autoregalo, anche piccolino. Perché noi siamo il nostro pezzo fondamentale. Non è egoismo o presunzione. Voi siete team pacchi e pacchetti perfetti o siete delle frane? In famiglia si scatena sempre la gara al pacchetto.
Il Natale è sinonimo di gioia, di attesa, di calore e di speranza. Amo da sempre il Natale e il periodo che lo precede, perché la preparazione mi mette di buonumore. Mi piace andare in giro per la città con le vie e le vetrine illuminate e le strade e le case addobbate. Ma cosa succede a casa mia nel periodo della preparazione? Intanto acquistiamo un calendario dell’Avvento, lo faccio scegliere alle mie ragazze e ogni anno è diverso, quest’anno l’hanno voluto di Occitane, pieno di cremine per tutti i gusti e ci divertiamo come matte a scoprirlo e a spalmarci di crema il corpo.
Poi ci siamo adoperate scrivendo la lista dei regali di Natale, sbizzarrendoci sulla scelta e cercando di essere sempre originali. Una volta fatta ci divertiamo a girare per i negozi alla ricerca e alla scoperta di regali nuovi che acquistiamo e poi incartiamo da sole facendo pacchi creativi e a questo pensa Matilde. Mentre i biglietti di auguri sono compito mio e di Viola.
Poi è di rito addobbare la casa, ogni anno prima di scegliere gli addobbi andiamo al villaggio di Natale per fare acquisti e cercare addobbi pazzeschi e divertenti. Ma poi rigorosamente la mia casa viene addobbata l’8 dicembre e ormai ci siamo quasi e ho tutto pronto per portare il Natale in casa.
Io in questo periodo mi adopero a leggere le lunghe lettere delle mie figlie a Babbo Natale che richiedono giorni e giorni di lettura attenta e ricerca, ci vorrebbe tutta la slitta per portarli. Però mi fanno sorridere, perché ormai le loro richieste sono diverse e disparate, una ancora bambina e con la voglia di giochi, di bambole e di spensieratezza, l’altra che ancora grande non è e piccola nemmeno se lo vuole sentir dire. Vorrebbe il principe azzurro sotto l’albero, vestiti, scarpe e tutte le cose che potrebbero desiderare le ragazzine. Gli anni passano e i Natali sono diversi, ma belli allo stesso modo perché in casa mia amiamo il Natale. Nei giorni precedenti siamo intente a scrivere menù natalizi e a cucinare in vista delle feste, il tutto con musiche natalizie in sottofondo. Non mancano i film sdraiate sul divano o tutte a terra con coperte, patatine o pop-corn. Sembra di avere il cinema in casa e ci divertiamo come matte. L’anno scorso il mio Natale è stato speciale perché è uscito il mio primo libro di favole. Quest’anno sto pensando a qualcos’altro, magari una favola per i bambini la preparò comunque, perché il Natale è di tutti ma soprattutto è loro e le favole sono una delle magie più belle del mondo.
E non mi resta che augurarvi delle festività piene di magia, amore e leggerezza.
E di tante cose buonissime, ovviamente.
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Imprenditrice marchigiana laureata in Scienze della comunicazione. Negli anni ha acquisito anche un master in Scienze della Risoluzione di tutti i problemi delle figlie. Legge, mangia, sogna, scrive e inventa favole. Ogni tanto prova anche a dormire.
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