Passpartout: una novità lanciata da sei amiche. Uno strumento che permetterà ai bambini di avvicinarsi al mondo della cultura in modo attivo, partecipe e totalmente immersivo. Ce ne parla oggi Chiara Tranquillino Minerva!
Mai sentito parlare di Passpartout? Sicuramente no! Perché si tratta di uno strumento appena lanciato da un gruppo di amiche. Dedicato ai bambini e alla cultura, al mondo artistico e al bello, Passaprtout come dice la parola stessa, permetterà ai più piccoli di accedere “alle cose belle” in una forma semplice ma del tutto innovativa. Scopriamola insieme!
Sei amiche che si sono conosciute alla facoltà di Economia dei Beni Culturali, presso l’università Cattolica di Milano. Sei donne, Valentina, Chiara, Laura, Martina, Elena ed Elena, di età compresa tra i 24 e i 28 anni, che hanno scelto di mettersi in gioco e lanciarsi in una sfida, sfruttando le proprie competenze per creare qualcosa: Passpartout.
Passpartout è l’associazione di promozione sociale che vuole essere non solo uno strumento a supporto delle realtà culturali, ma anche un nuovo modo per i bambini di vivere e scoprire la Cultura, non più da attori passivi ma attivi, stimolati a conoscere e a vivere il patrimonio culturale e artistico che li circonda. È per caso che mi sono imbattuta in loro e ne ho subito respirato la passione e l’attenzione, verso l’altro, verso il territorio, verso un bene comune più alto e più ampio, rispetto all’orticello che siamo abituati, in molti, a curare.
Queste sei laureande e laureate, appena affacciatesi al mondo del lavoro, sono, infatti, l’esempio più virtuoso di come la pandemia da Covid non abbia bloccato il “fare bene” e “dare vita a cose belle”. In pieno isolamento, buttando il cuore oltre all’ostacolo, nonostante la distanza fisica e il momento storico particolarmente importante (per gli animi, e non solo), hanno partecipano ad un hackathon e hanno vinto.
È così che ha preso piede Passpartout, l’esperienza di gioco analogica e digitale sopra descritta e basata sulla metafora del viaggio, sviluppata in due modi:
Ad accompagnare i piccoli esploratori ci sono poi personaggi mica da poco, anzi! Giacomo, famoso autore italiano e grandissimo lettore, è il custode delle biblioteche; Galileo, grande scienziato, è quello dei planetari e musei scientifici; Leonardo, disegnatore, scienziato, pittore e progettista, quello dei musei; Federico, noto regista e grande amante della settima arte, è il custode delle sale cinematografiche e infine Ruggero, musicista e compositore, dei teatri.
Sebbene sia pensato per bambini dai 6 agli 11 anni, vi assicuro che anche i miei gemelli Riccardo e Rebecca di 3 anni e mezzo sono stati entusiasti di ricevere il loro primo passaporto, apporre il primo timbro e usare i disegni dei famosi personaggi sopra citati per raccontare l’esperienza per giorni interi agli amici di scuola, ai vicini di casa e ai nonni.
Oggi Passpartout è presente principalmente in Lombardia, in Veneto e nelle Marche. Ma le fondatrici hanno un piano di sviluppo per non lasciare nessuna regione indietro e per permettere, a famiglie e bambini, di vivere la medesima esperienza in tutta Italia.
Come si diventa possessori di Passpartout? Semplice … o in un clic, acquistandolo qui o facendone richiesta alle casse di alcuni dei Musei aderenti. La fidelizzazione, vi assicuro, che è davvero assicurata. Provare, anzi … iniziare per credere! Ah, dimenticavo la cosa più importante, per voi lettrici di Mimom, Passpartout ha riservato uno sconto del 10%. Inserite MIMOM10 al momento dell’acquisto del vostro Passpartout, et voilà, il gioco è fatto!
Un abbraccio a tutte voi!
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Pugliese di origine, milanese d’adozione, sono una grande appassionata di letteratura. Amo mettere nero su bianco le emozioni e il mio sogno nel cassetto é scrivere un libro degno di nota.
È una bellissima idea
Grazie Anna! Si lo é!