
CONFRONTO TRA MAMME: INVITO AD AGIRE CON GENTILEZZA ED EMPATIA
La forza e la debolezza del confronto tra mamme: invito a virare verso un empatica sensibilità.Una riflessione della copywriter Sara Camurri sul tema mamme a confronto. Empatia, sensibilità? Non è sempre scontata!
Mamme a confronto. A volte purtroppo sentiamo ancora dire certe frasi di fronte a mamme che al contrario stanno vivendo un periodo difficile nella gestione del proprio neonato…
- “Mio figlio/a dorme tutta la notte da quando è nato.”
- “Mio figlio/a mangia sano da quando è svezzato, sai noi compriamo solo a km zero, altro che baby food!”
- “Mio figlio/a da neonato non piangeva mai!”
- “Mio figlio/a all’asilo ci va volentieri, non ha mai pianto.”
- “Mio figlio/a non ha mai usato il ciuccio.”
- “Mio figlio/a ha sempre amato il bagnetto.”

Le frasi che le mamme dicono…
Se sei mamma di uno o più bambini piccoli o di uno o più neonati, hai sentito sicuramente almeno una tra queste frasi. E penso tu ne abbia sentite tante altre ancora. Troppe per esser riportate da me in questa sede. Ti dirò di più: alcune di queste potrei anche averle dette io durante il primo anno di vita di mio figlio Dario, che ora sta per compiere il secondo. Anche se purtroppo, la prima proprio non potrei averla detta. 😀 Mai. Nemmeno oggi.
Eh sì, le frasi che diciamo alle altre mamme sono tante.
Lo so, starai pensando che non ci sia nulla di sbagliato nel voler condividere gioie e dolori della maternità. E io ti do ragione: ci sono parole che si scambiamo per confrontarci, sentirci meno sole, sapere che stiamo attraversando tutte lo stesso periodo, la stessa stanchezza, le stesse difficoltà nell’accudire un neonato o nel crescere con amore un bambino, o anche lo stesso immenso stupore nel vedere i progressi che compie mese dopo mese.
Le parole che fanno male ai noi madri
Eppure… Eppure queste stesse parole possono essere lame.
Pronunciate senza sapere cosa stia veramente provando l’altra mamma, cosa stia vivendo nel momento in cui le esterniamo, quali pensieri le scorrano per la testa in quel periodo… Dette senza queste premesse possono essere taglienti e affilate: potrebbero colpire parti esposte delle ferite che ogni madre ha dentro di sé.
Sì, hai ragione anche se stai pensando che sia inevitabile correre il rischio: mi rendo conto che non possiamo pretendere di conoscere i dettagli della storia e dell’emotività di ogni mamma alla quale ci rivolgiamo, ma sai che c’è? Secondo me esiste qualcosa che possiamo fare per evitare che certe frasi cadano tra capo e collo di una madre, o peggio ancora, di una neomadre.
Educhiamoci all’empatia tra mamme
Sì che esiste. Cosa possiamo fare?
Possiamo evitare di ferire donne stremate come noi, preoccupate quanto noi, che si sentono in colpa per le scelte che hanno fatto/che hanno dovuto fare, che si mettono ogni giorno in discussione.
Possiamo farlo provando ad applicare una profonda forma di empatia e immedesimazione, provando ad essere più sensibili, delicate, rispettose. In termini più pragmatici chiedendoci cosa potrebbe vivere quella mamma in quel momento, ricordandoci dei nostri primi mesi di maternità se si tratta di una neomamma, oppure provando a immaginare quanto possa essere stanca una mamma con il figlio che sta iniziando l’asilo nido per la prima volta ecc ecc.
Sospendiamo il giudizio: ogni famiglia è un mondo
E poi? E poi… Sospendiamo il giudizio, qualsiasi esso sia. Ricordiamoci sempre che ogni bambino è a sè e che non è possibile pensare che le nostre scelte di genitorialità siano condivise anche dalle altre famiglie. Ognuno decide per il suo nucleo familiare e ognuno combatte le sue personali battaglie quotidiane nel tentativo di essere il miglior genitore possibile per il SUO bambino o la SUA bambina.
Mamme, agite con gentilezza!

E quindi, il mio invito è questo: agiamo con gentilezza, dosiamo le nostre parole nei confronti della maternità e della genitorialità. Sforziamoci con tutte noi stesse in questa ambiziosa sfida di rispetto anche nei confronti di stili genitoriali lontani dai nostri.
Essere una mamma è difficile. Essere una mamma empatica ancor di più.
Ma ne vale la pena.
Sì, è difficile. Io personalmente sto provando a perfezionarmi in quest’impresa perché mi rendo conto che a livello quasi inconscio il giudizio affiora spesso, soprattutto in merito a determinati argomenti a me particolarmente cari.
Sosteniamoci mamme, non paragoniamoci!
Perciò no, non ti sto dicendo che io riesco a fare ciò che sto esortandoti a fare in questo articolo, però ti sto confidando che mi impegno ogni giorno per riuscirci. E lo sto facendo perché ho provato sulla mia pelle cosa significa essere anche solo leggermente sfiorati da “parole – lame”. E non è bello.
Noi mamme abbiamo bisogno di condivisione, certo. Abbiamo bisogno dell’aiuto e del calore del nostro “villaggio”, certo. Abbiamo bisogno di sostegno, certo. Ma non abbiamo bisogno di paragonarci a nessun’altra mamma per trovare la nostra strada.
Perciò facciamo attenzione quando parliamo con altre mamme: iniziamo a dare il giusto peso alle nostre parole e a quelle altrui.

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Sono una Copywriter Freelance, ovvero una libera professionista che scrive per comunicare i suoi clienti, su web e su carta. Dipendente in agenzia di comunicazione ieri, Freelance per destino, oggi. Da Dicembre 2019 sono anche e soprattutto la mamma di Dario.
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