Mamme: voi come vi sentite? Perfette, imperfette o matrigne? Elisabetta Pieragostini parla ironicamente di noi mamme, di come siamo, di come dovremmo essere e di come vorremmo essere!
Esiste la mamma perfetta? Sin da bambine ce l’hanno raccontata, ma noi mamme della generazione fine anni 70 e anni 80 abbiamo assistito a una rivoluzione pazzesca del ruolo materno e ci siamo trovate in mezzo al marasma dei social che ci ha portato sì a saperne sempre di più, ma anche a trovarci in mezzo all’orda barbarica delle condivisioni. Oggi ho avuto la felice idea di parlare di noi mamme, perfette, imperfette e, in alcuni casi, anche matrigne. Ci confrontiamo?
Care mamme, maggio è il mese della nostra festa, e quindi oggi vorrei parlare un po’ di noi, di che mamme siamo e di che mamme vorremmo essere. La vita di una donna che decide di diventare mamma è come se si dividesse in qualche modo in due parti. Quando siamo giovani siamo bravissime a criticare le nostre mamme e a vederle imperfette. C’è proprio un periodo in cui il conflitto è persino sano e proficuo, ma poi appena scopriamo di aspettare un bambino venendo catapultate dall’altra parte della barricata, spesso iniziamo a pavoneggiarci come future mamme perfette e precisine. Ma è una fase anche questa, perché poi la vita non tarda a presentarci il conto dell’imperfezione che ben conosciamo.
Quando nascono i nostri pargoletti ci rendiamo conto che la vita non è sempre facile come ci sembrava e come l’avevamo immaginata. La realtà è che la “semplicità” dell’essere biologicamente madri non coincide sempre col portare avanti il ruolo di mamme. In mezzo esiste tutta una serie di complicazioni che a volte i dolori del parto possono solo accompagnare. Ma ci sono anche molte gioie, vorrei tranquillizzare le neo mamme e le amiche che stanno per diventarlo.
Non esistono mamme perfette e mamme imperfette, esistono mamme che cercano di mettere al mondo generazioni future educandole nella maniera migliore possibile, facendo meno errori possibili e poi, come diceva la mia saggia nonna, ”Con i figli ci vuole anche fortuna.”
Quando si diventa mamma, tutto quel mondo perfetto che proietti su tuo figlio può non rappresentare la realtà. Può succedere che tuo figlio sia uno stronzo, ad esempio, o che tua figlia si trasformi in una iena. Può succedere di tutto. Ed è per questo che tra le mamme perfette e le mamme imperfette possiamo solo scegliere la vecchia via di mezzo: provare a essere mamme, nel bene e nel male, augurandoci di non fare troppi errori e di mantenere sempre l’equilibrio, sia nelle valutazioni che nelle azioni. Chi ci toglie però il gusto di divertirci un po’? Ecco che vi presento i miei decaloghi della mamma perfetta e pure di quella imperfetta, senza dimenticare la matrigna.
Cosa fare per stare in questa categoria di mamme:
Vediamo in dettaglio:
Non urlate e non sgridate i figli, incoraggiateli in ogni cosa che fanno: Che bravo amore di mamma, continua a picchiare la nonna, tanto non ti posso sgridare che tutte le guru dicono che devi manifestare tutte le tue emozioni e ti devo incitare nelle cose che fai. Quanto sei bravo a torturare il gatto e a demolire casa, stupendo amore continua così!
Trovate sempre soluzioni alternative: care mamme, gli imprevisti con i figli sono all’ordine del giorno, voi non disperate ma mettete in atto il piano B. Una mamma perfetta ha sempre un piano B anche migliore del piano A;
Non fate paragoni con gli altri bambini: Ma che bravo tuo figlio come parla bene, ma sentissi il mio fa già dei monologhi; il figlio della vicina già corre, tu neanche cammini piccolino mio; quanto è bravo a scuola tuo cugino ha tutti voti alti, tu ogni giorno torni a casa con le punizioni;
Sorridete sempre ai vostri figli e trasmettete loro serenità: affrontate la quotidianità felici anche se siete stanche e avete istinti poco materni quando i vostri figli urlano, piangono e si strappano i capelli e fanno milioni di capricci. La vostra vita dovrà essere un perenne set fotografico da Instagram: sorridete sempre, dopo aver usato un dentifricio che farà brillare i vostri denti, e dopo un corso di yoga e meditazione che vi trasmetterà serenità. Mi raccomando le vibrazioni positive. Se non le avete, mettete un sismografo all’ingresso di casa per monitorarle;
Nessun senso di colpa se prendete del tempo per voi: la mamma perfetta non ha bisogno di sentire sensi di colpa se va a farsi il semipermanente, i suoi piani A, B, C e D hanno già incastrato tutto alla perfezione. È una donna oltre che mamma, e pure una supereroina che, in caso di calamità, svolazzerà sui tetti con la tinta in testa per salvare la città dall’incendio procurato dal figlio. Anzi, no, dall’amichetto, perché suo figlio è troppo educato e sensibile.
Se vi rivedete in questo decalogo, brave, siete delle mamme perfette capaci di avere tutto sotto controllo, casa, figli, lavoro, marito e amante. Riuscite a preparare la colazione, portare sempre i figli a scuola in orario, andare al lavoro senza macchie sui vestiti, avere persino un amante in caso di necessità, tornare a casa sempre puntuali, preparare i pasti, leggere le favole e prendervi cura di vostro marito.
Vi stimo.
Ma andiamo avanti.
Vediamo in dettaglio:
Dormite poco la notte, siete “strane” e in alto mare: se la notte riuscite a dormire 4 ore sono tante. Suona sveglia e arriva il vero incubo, non quello fatto durante il sonno: la vita, le urla, la famiglia, il lavoro. Altro che melatonina e yoga, ci provi, ma qualcosa non funziona;
Non riuscite a cucinare cibi sani e mangiate schifezze: una brava mamma prepara le verdure, organizza per i propri figli una dieta sana ed equilibrata, invece voi andate di corsa e non riuscite ad organizzarvi, così li riempite di schifezze, pizza, patatine fritte e hamburger, con problemi di bilancia rendendo il loro “fegato spappolato”, come cantava Vasco Rossi. Un passato di verdure in freezer però c’è;
Dimenticare i figli a scuola: siete nel bel mezzo di riunioni di lavoro e vi arriva la chiamata dalla scuola che i vostri figli piangono e vi aspettano e voi vi siete dimenticate di andarli a prendere. Sudate e con il fiatone arrivate con un ritardo mostruoso vedendo i vostri cuccioli sull’arco del portone con il moccolo che esce dal naso e voi che vorreste sprofondare scavandovi una buca per la vergogna;
Vestite i vostri bambini dignitosamente: vestiti puliti e stirati cercasi disperatamente. Com’è che quella felpa così carina non sia anche autolavante e che quei pantaloni non si stirino da soli? La casa è un caos totale ma sotto le costruzioni c’è sempre una tuta colorata che va bene sempre. “Ma mamma…” “Sì, amore mio, non curarti delle apparenze, un giorno quando te ne vorrai andare in una comune nei boschi mi ringrazierai”;
Leggete la favola della buonanotte e non riuscite a terminarla che vi addormentate: i vostri figli vogliono le favole per dormire e voi, stremate dalla giornata che avete passato, vi mettete sedute a leggere la favola della buonanotte e sul più bello vi addormentate e i vostri figli vi chiamano continuamente e voi leggete non si sa cosa, inventate parole e chiudete gli occhi, ma fino a quando non la finite non vi daranno tregua. Vi sentite morire perché non siete riuscite neppure a leggere una favola a vostro figlio per farlo addormentare e condividere un momento insieme. Per questo una soluzione c’è: leggete le favole che ho scritto io “Ti prometto sogni belli”, non dormirete, è garantito!
Se vi rivedete nel decalogo delle mamme che non riescono a fare tutto, che si sentono perennemente sbagliate e che sono in ritardo su tutto vi do una bella notizia: non siete sole. La sera, prima di chiudere gli occhi, fa capolino qualche senso di colpa, vorrebbero recuperare il tempo perduto, dedicare ai figli il famoso tempo di qualità ma sentono di sbagliare ogni volta.
Ma andiamo ancora avanti.
Vorrei creare una categoria speciale per le matrigne, affettuosamente, eh. Oggi le famiglie allargate sono tante e ci sono moltissime donne, compagne e mogli di uomini che hanno avuto figli da precedenti unioni, che si trovano a fare i conti con questo ruolo. Io non sono una matrigna, ma forse qualche consiglio raccolto da chiacchiere e confessioni possiamo inserirlo in questo post a futura memoria di tutti gli errori che comunque faremo tutte nella vita.
Vediamo in dettaglio:
Per il vostro/i figliastro/i arredate una camera, con tutto l’occorrente per non farlo sentire un ospite in vacanza;
Mai parlare male del genitore che non c’è: so che l’idea sarebbe quella di dire tante cattiverie ma con gentilezza e comprensione riuscirete a farli crescere sereni e a farvi volere bene. Certo anche con uno scontro onesto potranno capire che il vostro interesse nei loro confronti è sincero;
Siate molto pazienti: dovete farvi prescrivere dal vostro medico pasticche di pazienza perché le vacanze, i compleanni, le feste potrebbero non andare sempre a buon fine rispetto ai vostri piani. Fatevi consigliare dalle mamme perfette i loro piani B e C;
Non scaricate le vostre angosce e preoccupazioni sui vostri compagni: loro sono i padri e già lottano con i mille sensi di colpa che portano con sé queste situazioni. La separazione, i traumi, le doppie feste, la famiglia che si sfalda. Non è facile, lo capisco, e per questo vi abbraccio e se ne avete bisogno vi spaccio un esorcista valido;
Amateli come se fossero figli vostri: una mamma questi bimbi già ce l’hanno ma voi potreste diventare confidenti, amiche, supporto, conforto. La matrigna è un’importante figura di riferimento che col tempo può diventare un pilastro nella vita di questi futuri uomini e donne. Lasciatevi andare all’affetto, amateli, siate aperte nei loro confronti e provate a essere, a modo vostro, delle guide nel pieno rispetto degli spazi di ognuno.
Io mi sento di appartenere alla categoria delle mamme imperfette, di quelle che hanno più pantaloni che gonne nell’armadio, che non riescono sempre a farsi la ceretta prima di andare al mare e che la prova costume la evitano andando in spiaggia vestita per non mostrare un corpo imperfetto come la mia testa.
Non è facile essere all’altezza delle aspettative che inevitabilmente coltiviamo nel nostro cuore dal momento in cui scopriamo di aspettare un bambino. La vita è ciò che succede anche senza che lo mettiamo in conto e i figli non sono nemmeno loro quello che abbiamo immaginato alla prima ecografia. Possono essere, e lo sono, imperfetti come noi, per questo ho deciso che, in questo viaggio che faremo insieme spero per più tempo possibile, cercherò di essere al loro fianco senza piani, godendoci il panorama e fermandoci a fotografare tramonti ogni volta che lo vorremo.
Buona festa della mamma, amiche, che la forza sia con voi!
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