Riciclo creativo: spazio alla fantasia con Jessmadein90s. Oggi scopriremo insieme tutto ciò che si può fare con una vecchia camicia! Pronte?
Quante cose si possono fare con una camicia?? Beh, per prima cosa indossarla , ovviamente. Ma quando la camicia in questione sarà macchiata, logora o semplicemente démodé, allora ecco che la sua vita si illuminerà improvvisamente di entusiasmanti possibilità, che non siano ahimè gli stracci per lo spolvero. Quindi, via al riciclo creativo!
Questa camicia a quadri sta per trasformarsi in 5 oggetti diversi -musica solenne- sfidando il proprio destino di “raccatta polvere”! Tutti super facili da realizzare, promesso.
Dopo essersi assicurati che la nostra camicia sia abbastanza grande per creare una federa delle dimensioni del cuscino che vogliamo rivestire, disponiamola su una superficie rigida. Eliminate eventuali pieghe sul davanti e nel dietro e stendendo il tessuto ripetutamente con le mani. Se vogliamo darle un dignitoso addio in pompa magna, stiriamola pure un’ultima volta. Ringraziandola dell’egregio servizio svolto in questi anni.
Se la camicia è a fantasia geometrica con linee orizzontali e verticali perpendicolari, sarà sufficiente tagliare un quadrato a misura del cuscino, seguendo tali linee con le forbici. Altrimenti basterà creare un quadrato di carta da posizionare sul davanti della camicia, stando attenti a far combaciare la metà con il sormonto dell’abbottonatura.
Una volta ritagliato il quadrato (se il vostro cuscino avesse una forma diversa, confido non incontriate la difficoltà di un piccolo cucciolo d’uomo con il gioco delle forme) è il momento di girare i 2 lati al rovescio. Dopodiché potrete cucirli su tutti e 4 i bordi, dato che il cuscino passerà dalla parte centrale del davanti grazie all’abbottonatura originale della camicia! (Che utilizzeremo anche per rigirare la federa dal rovescio al diritto una volta cucita, non dimentichiamo questo passaggio fondamentale!)
Con lo scarto della parte inferiore della camicia, ricavato dal ritaglio per la federa, possiamo creare un astuccio. Il procedimento sarà il solito della federa per cuscini, solo che un bordo rimarrà aperto per poter inserire la cerniera, che fisseremo con spilli dal rovescio per una cucitura a mano, oppure con filo da filza per una cucitura a macchina con apposito piedino. Nel pieno spirito del riciclo la cerniera può essere scucita da un altro capo che non utilizziamo più, purché sia abbastanza lunga! Questo tipo di astuccio handmade è perfetto per essere personalizzato con ricami come nomi, personaggi o greche riproducibili con macchina ricamatrice.
Nella parte superiore invece possiamo salvare il colletto, tagliando chirurgicamente alla base del solino, per dare un certo tono al nostro barattolo portaoggetti con questo elegante elemento decorativo. Utilizzando la colla a caldo fissiamo il colletto intorno alla sommità del barattolo ed aggiungiamo i bottoni sul davanti per completare la vestizione del nostro “signor barattolo”.
Adesso, se abbiamo in casa bambini o adulti maldestri, che sono soliti rompere almeno un coccio al giorno, diamo un nome al signor barattolo, così da conferirgli subito una dignità, dei diritti ed un certo rispetto da parte dei coinquilini più barbari. Ricordiamo loro ad esempio che il signor “Mario Rossi” è qui tra noi come collaboratore domestico in veste di “porta matite”, a casa ha una moglie e 5 figli da mantenere e sarebbe una tragedia immane se finisse frantumato in mille pezzi. Perciò lo maneggeremo tutti con la MASSIMA CURA, punto.
A questo punto le nostre maniche risulteranno sempre intatte, ma senza più uno scopo. Utilizziamole quindi per creare i celeberrimi elastici per capelli tornati alla ribalta in questo nuovo millennio direttamente dagli 80s’.
Tagliamo dei rettangoli lungo tutta la lunghezza delle maniche, alti quanto più vogliamo voluminoso il nostro scrunchie.
Adesso che restano praticamente i soli polsini, superstiti di quella che una volta era una camicia, mica possiamo deluderli privandoli della fantasia che ci ha contraddistinti finora. Quindi che farne? Io direi dei super accessori per la tavola, magari per una brunch in stile country o un pic-nic sul prato. Sarà sufficiente tagliare la parte eccedente di tessuto, ovvero quel che resta della manica, in maniera maniacalmente precisa, et voilà, pronti!
Forse tutto questo vi lascerà con un quesito più che naturale: Perché dovrei perdere tempo a realizzare oggetti di dubbio gusto, quando posso acquistarli già pronti per pochi euro?
Beh, ci sono 3 ragioni fondamentali:
Quando ero piccola ricordo di aver letto la storia di un bambino che arrivava sempre tardi a scuola. Su invito della maestra, durante il ritorno a casa inizia a cercare tutti i minuti persi per strada, trovandoli vicino ad un cespuglio dalle foglie strane che si era fermato ad osservare, caduti sotto al lavandino mentre si lavava i denti e nel mezzo ad altre attività mattutine per cui in sostanza impiegava più tempo del necessario. Questa storia voleva insegnare la puntualità, anche se io ci ho sempre letto la fretta (ancora oggi sono un’incorreggibile ritardataria). Ma se convertiamo i minuti in euro, magari riusciamo a capire il principale motivo per cui non possiamo mai permetterci quel weekend a Parigi, anche se super low-cost (situazione covid a parte ovviamente)
Per noi comuni mortali la strada è lunga ed in salita.
Sicuramente non utilizzeremo esclusivamente la bicicletta o mezzi elettrici e cucineremo con il solo ausilio della luce solare. Non possiamo eliminare definitivamente dalla nostra vita ogni abitudine dannosa per l’ambiente. Ma teniamo in considerazione che l’industria tessile è una delle principali cause dell’inquinamento ambientale globale. E che oltre ai danni causati dai processi stessi nella fabbricazione tessile, l’85% degli indumenti prodotti finisce in discarica. Contro l’1% destinato al riciclo. Da qualche parte si deve pur cominciare, l’1% è un buon inizio!
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Amante del vintage e grande sostenitrice del riuso, sono una mamma di 30 anni in perenne fase trasloco. Creo abiti per grandi e piccini riciclando capi second hand e vecchi scampoli, perché tutti i tessuti meritano una seconda vita!
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